«In queste elezioni primarie c'è un solo candidato capace di unire, Francesco Boccia»
«Fra la ragione legittima di Nichi Vendola di ricandidarsi alla Presidenza della Regione Puglia e l’altrettanta ragione del Partito Democratico di costruire una coalizione nuova e larga guidata da Francesco Boccia per proseguire l’azione di governo in Puglia ho scelto la seconda.
Ho iniziato la mia attività politica da giovanissimo ed ho imparato fondamentalmente che chi sceglie con passione l’impegno politico lo fa per mettersi a disposizione degli altri per una comunità.
Negli anni in cui i cittadini italiani hanno iniziato a scegliere direttamente i propri governanti (sindaci, presidenti di provincie e regioni) a qualcuno sia a destra che a sinistra è iniziato a sfuggire questo principio.
Quì delude Vendola, che pure è stato un buon Presidente della Regione Puglia coadiuvato da una buona squadra di governo.
Oggi Vendola, nella sua rivendicazione legittima, avoca a se tutti i meriti dell’azione di governo e delega ad altri tutti gli errori e le sbavature, per non parlare dei problemi legati alle questioni giudiziarie.
Un leader se tale è, assume tutta la responsabilità del suo operato e prova a ripartire per una nuova stagione che guarda in modo primario al bene della sua comunità. Vendola invece dice inequivocabilmente che l’unico interprete di una fase di rinnovamento e di progresso per la nostra regione è se stesso, etichettando gli altri come burocrati o nella migliore delle ipotesi come “calati” dall’alto.
Se la priorità per Vendola fosse stata quella della riconferma del centrosinistra non avrebbe esitato ad aprire una discussione con tutti i partner. Ciò non è avvenuto perchè è sempre stato convinto che il leader trascinatore valga più della comunità, dei partiti, delle idee. In queste settimane Vendola si è isolato e continua a farlo testardamente anche nei suoi slogan elettorali con il pericolo più grande di portare nell’angolo insieme a lui il Pd, regalando il governo della Puglia ad una destra che in passato si è dimostrata inadeguata.
Nella nostra società i leader carismatici sono importanti, ma non bastano, anzi a volte ostacolano i processi di rinnovamento.
Si, perchè l’idea della costruzione di un nuovo fronte democratico alternativo alla destra italiana non è altro che una grande idea di rinnovamento politico per l’Italia, che muove la propria azione a partire principalmente da un grande soggetto riformista, il Pd, e arriva alle forze moderate, l’Udc perchè insieme si costruisca una proposta di governo per il paese.
La Puglia non è un laboratorio ma una regione di straordinaria importanza per l’Italia. A distanza di 6 mesi dalle ultime elezioni, le amministrazioni locali guidate dal nuovo centrosinistra (Pd-Udc,ecc...) sono premiate dai sondaggi sul consenso.
Per il Partito Democratico è un elemento vitale la faticosa costruzione di questo progetto.
Ogni progetto politico ha i propri interpreti ed oggi Francesco Boccia è la migliore risorsa che il Pd potesse spendere.
Le settimane trascorse hanno segnato momenti di grave difficoltà per il centrosinistra ed il Pd ha avuto il coraggio di affidare ai cittadini la scelta con lo strumento delle primarie. Le primarie in Italia hanno sempre avuto il senso di unire e di superare le divisioni. In queste elezioni primarie c'è un solo candidato capace di unire, Francesco Boccia.
La principale ragione per cui mi sento di sostenere pienamente Boccia è proprio la sua visione non personalistica e non affidata esclusivamente al potere carismatico e di condottiero, ma centrata sul progetto politico complessivo che investe le forze migliori della nostra regione, famiglie, giovani, imprese. Con Boccia il centrosinistra ha l’occasione di tesorizzare al meglio il lavoro di questi anni e di rilanciarlo in una fase nettamente diversa da quella del 2005 con l’ambizione di cambiare ciò che ancora non è stato possibile fare, come la gran parte delle politiche sanitarie e il sistema di potere ad esse collegato.
I cittadini pugliesi in queste elezioni primarie scelgono anche una parte consistente del destino delle elezioni regionali di marzo.
Per governare nei prossimi cinque anni la Puglia serve un centrosinistra unito, serve Francesco Boccia».
Francesco PARISI
(Direzione Nazionale Partito Democratico - Esecutivo nazionale Giovani democratici)