«Sinora ho ascoltato solo veti e inviti a fare un passo indietro: ma qualcuno mi dice chi dovrebbe essere il candidato in grado di far vincere il centrosinistra?»
«Mi si dice che dovrei fare un passo indietro. Ma potrei capire chi dovrebbe essere il candidato a sindaco del centrosinistra in grado di far vincere la coalizione? Sinora sono giunti solo veti, ma da nessuno ho ascoltato dei nomi».
Francesco Massaro, ex sindaco e attuale consigliere comunale, interviene nel dibattito politico, dopo essere stato chiamato in causa dal rappresentante di Sinistra e Libertà, Andrea Baldari.
«Non credo che l’esternazione di Andrea Baldari sia così felice, almeno allo stesso livello di sue precedenti intuizioni» afferma il dott. Massaro. «E spiego il motivo. Innanzitutto la legittimazione popolare, al sottoscritto, è sempre arrivata. In ogni competizione politica. Ho sempre vinto. E nell’unica in cui non ho vinto, ovvero il turno delle Comunali del 2002 in cui fu eletto sindaco Antonio Calò, io ottenni il 40% dei consensi, mentre i vari partiti che mi sostenevano non andarono oltre il 29%. Poi sono stato eletto due volte consigliere provinciale con alte percentuali, e una volta sindaco. Nell’ultima tornata delle Provinciali ho ottenuto la terza percentuale più alta del mio partito, benché la concorrenza, nel mio collegio, fosse particolarmente agguerrita».
Poi il sindaco uscente espone un altro concetto.
«La soddisfazione, per chi è sindaco o amministratore, sta nei consensi della gente per i risultati ottenuti. E di consensi ne ricevo tutti i giorni per quello che abbiamo fatto. Anche Baldari, d’altronde, conviene che abbiamo amministrato bene, legittimando, a questo punto, tutti gli sforzi da noi compiuti per cercare di concludere la legislatura. Questo era l’impegno che ho preso con la gente: amministrare per il bene della collettività. Non era mio compito tenere compatto il tavolo del centrosinistra. E, peraltro, non è stata mia la colpa se il tavolo non ha retto sino alla fine. Anzi, proprio nel vecchio partito di Andrea Baldari si registrò, sin dai primissimi giorni, una frattura fra il consigliere comunale e gli organi dirigenti. Non addebito ad alcuno le responsabilità, ma sono stati proprio questi scollamenti a riverberarsi sulla tenuta dell’Amministrazione».
Massaro ribadisce, quindi, la propria posizione.
«Io ho offerto al mio partito la disponibilità a ricandidarmi. Sarà il Pd a decidere se puntare sul sottoscritto. Se ci saranno altri candidati con potenzialità tali da far vincere la coalizione, ne prenderò atto e mi metterò a disposizione. Ma di nomi, sinora, non ne ho ascoltati. Per quel che riguarda invece l’invito a trovare altri spazi politici, io, di professione, faccio l’insegnante, non l’amministratore. Ora sono consigliere provinciale e, ogni giorno, mi impegno a tutelare le istanze del mio territorio. Non ho la necessità di trovare da fare altrove…».