In un comunicato, la spiegazione di quanto accaduto: «Siamo la società più ospitale»
«Il finale di gara con la Dinamo Sava lascia amareggiata la società avetranese. Nonostante la cordiale ospitalità della squadra di casa (al di là del clima disteso tra i
collaboratori e i dirigenti in campo, al di là degli aspetti materiali veri e propri come l’acqua offerta per la gara o dei panini e delle bibite offerte a fine partita), pesanti e forse troppo offensive le parole di alcuni dirigenti e giocatori savesi, che hanno sibilato circa ritorsioni al ritorno, sottolineando, a loro parere, mancanza di “ospitalità” dei padroni di casa nel non cedere troppo facilmente i palloni usciti fuori dal terreno di gioco.
Ricordo che l’ospitalità è tutt’altra cosa e, senza peccare di presunzione, probabilmente la squadra più ospitale del campionato di Terza Categoria si sta rivelando proprio l’Avetrana, che si distacca per stile e correttezza da molte altre partecipanti al campionato.
Se pur va condannato il gesto di alcuni giocatori avetranesi che non hanno ecceduto in tempismo o che lasciavano i palloni dietro la loro panchina, gli stessi ospiti non ricordano però che per tutta la partita, ad ogni fallo od occasione in cui restavano a terra, l’Avetrana spediva sistematicamente la palla fuori. Non solo: per un intero tempo e per buona parte del secondo la Dinamo Sava ha avuto in panchina un pallone.
I gesti negativi di pochi giocatori non rientrano nell'ospitalità della società Sant’Antonio ma magari nel concetto di poca sportività di qualcuno o di eccessiva voglia di vincere di altri. Comportamenti che la società non ritiene suoi e che deciderà se punire o meno. Per la società A. S. Sant’Antonio Avetrana la partita e tutto ciò che avviene in campo durante i 90’ e si chiude sul terreno di gioco al triplice fischio dell’arbitro. Pertanto la stessa società, pur colpevolizzando tali comportamenti e ammonendo i suoi giocatori, esige il rispetto che gli compete, visto che ha lavorato
duramente e continua tuttora a lavorare per cambiare un cattivo modus vivendi che appartiene al calcio dilettantistico e che non sente più suo.
La società A. S. Sant’Antonio, al di là dei fatti accaduti, pur difendendo la propria posizione e comprendendo gli animi caldi a fine gara, tende idealmente una mano alla vicina società A. S. D. Dinamo Sava affinchè si distenda un clima che non ha motivo di
essere rovinato e porge ancora una volta gli auguri di pronta guarigione al giocatore infortunatosi durante la gara».