La vittima ha rischiato la vita
È l’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Galatone, con l’ausilio del NOR dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Gallipoli, conclusasi con l’esecuzione di 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Lecce, dott.ssa Giulia Proto, su corrispondente richiesta del Sost. Proc. Dott.ssa Francesca Miglietta.
I catturati sono i galatonesi M. G., classe 66, già condannato nel 2014 per tentato omicidio, L. V., classe ‘80, con precedenti per stupefacenti, e C. M., classe ‘96, incensurato. Dovranno rispondere di tentato omicidio.
I fatti risalgono alla notte tra l’11 e il 12 dicembre scorso, quando la vittima, P. D., classe ‘99, viene raggiunta dai suoi aggressori, a volto scoperto, all’interno di un bar di Galatone. Immediata la fuga dalla porta posteriore che dà sulla via limitrofa. Tenta di nascondersi dietro una macchina; ma invano. L’intera sequenza è stata infatti ripresa dal sistema di videosorveglianza di un’abitazione prospiciente al luogo del delitto. I tre, in particolare, dapprima colpiscono la giovane vittima con calci e pugni, per poi sferrargli alla schiena 3 fendenti con un arma da taglio non meglio identificata. Non contenti, uno dei tre decide di sferrare anche un calcio al volto del giovane, orami agonizzante. Queste le parole del GIP.: “un’aggressione bestiale, connotata da una ferocia inaudita da parte di tutti gli odierni indagati”.
L’azione criminosa termina solamente grazie all’intervento di un poliziotto, libero dal servizio, che dalla finestra della propria abitazione, udito il trambusto sulla pubblica via, urla agli aggressori per poi scendere in strada mettendoli in fuga.
La vittima viene portata in codice rosso molto critico prima all’ospedale di Gallipoli, poi a Lecce, dove, dopo la constatazione della perforazione del polmone con una perdita di ben 2 litri di sangue, a notte fonda subisce financo un arresto respiratorio venendo ripreso solo con il supporto di un rianimatore.
Immediato l’intervento della pattuglia dei Carabinieri di Galatone e la determinante acquisizione dei suddetti filmati di videosorveglianza.
La spregiudicatezza dei tre aggressori, tutti a volto scoperto, non è rimasta impunita. Tutti, infatti, sono stati perfettamente riconosciuti e compitamente identificati dai militari operanti, conoscitori della realtà sociale e delinquenziale galatonese. Catturati all’alba presso le proprie abitazioni, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Lecce con l’accusa di tentato omicidio.