Si tratta di un uomo di Mesagne e uno di San Michele Salentino
La Corte di Appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, ha riformato la sentenza con cui il Tribunale di Taranto aveva assolto due imputati, L.C. di Mesagne e N.F. di San Michele Salentino dal delitto di truffa ai danni del titolare di una nota concessionaria di motociclette di Manduria. La Corte, infatti, ha condannato il primo alla pena di 6 mesi di reclusione ed il secondo a quella di 9 mesi di reclusione, oltre al risarcimento dei danni.
Il giudizio è scaturito dall’appello proposto dalla parte civile rappresentata dall’avv. Dario Iaia, che difendeva il titolare della concessionaria, e dalla Procura di Taranto.
I fatti risalgono al 2015 allorquando i due imputati, in concorso tra loro, acquistarono un motociclo KTM SX 125 pagandolo con due assegni postali ed un motociclo lasciato in permuta. Ebbene, questi due assegni risultarono poi scoperti. Da qui la denuncia del commerciante e il processo dinanzi al Tribunale di Taranto conclusosi come detto con l’assoluzione di entrambi gli imputati.
Ora, la Corte di Appello di Taranto ha ribaltato quel verdetto alla luce degli appello proposti dalla parte civile e dalla Procura, i quali hanno dimostrato come in realtà si fosse consumata una truffa ai danni dell’ignaro venditore, anche alla luce del fatto che il motociclo KTM acquistato dopo soli tre mesi veniva venduto on line da uno degli imputati. La Corte di Appello ha apprezzato le argomentazioni della parte civile e della Procura ed in considerazioni della argomentazioni evidenziate ha concluso per la condanna di entrambi gli imputati