Il professionista è ai domiciliari. Sarà interrogato dal pm, giovedì prossimo, per difendersi dalle accuse
Psicologo agli arresti per palpeggiamenti inopportuni su una ragazza.
A finire nei guai è un professionista di 65 anni residente nella provincia di Lecce. Mercoledì scorso agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, agli ordini del vicequestore aggiunto Alessandro Albini, gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con l’accusa di violenza sessuale.
Nel provvedimento gli viene contestato un episodio che risale allo scorso luglio.
L’inchiesta è stata avviata in seguito alla denuncia sporta dalla presunta vittima. Secondo quanto emerso, la ragazza si sarebbe rivolta al professionista per essere preparata ad affrontare i test psicoattitudinali per l’accesso nella Polizia di Stato.
Durante un incontro fra i due, il 65enne avrebbe iniziato a toccare la giovane: prima sulle mani, ma poi anche sul seno e sulle parti intime.
Gesti inopportuni, che avrebbero colto di sorpresa la ragazza, la quale nonostante tutto non avrebbe opposto resistenza.
L’episodio non è stato denunciato subito alle forze dell’ordine. La presunta vittima ha infatti aspettato una decina di giorni prima di recarsi in Questura.
A quel punto sono subito scattate le indagini, coordinate dal un magistrato del pool fasce deboli. Gli investigatori hanno poi risentito la ragazza, per comprendere meglio cosa fosse accaduto, per poi cercare di raccogliere ulteriori elementi di prova a carico dello psicologo.
Alla fine, tutto il materiale è stato compendiato in un’informativa, che ha convinto il pubblico ministero a chiedere e ottenere la misura degli arresti domiciliari.
L’ordinanza è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari Marcello Rizzo.
L’interrogatorio dello psicologo è fissato per giovedì prossimo, e si terrà nella stanza del magistrato al quinto piano del palazzo di Giustizia: in quella sede, alla presenza del proprio avvocato, il 65enne potrà difendersi e replicare alle accuse, fornendo la propria versione dell’accaduto.