Si guarda ancora alle spalle, ma c’è chi inizia a scrutare, con un certo interesse, l’orizzonte…
Meno 3 dalla zona play off, più 16 dalla zona retrocessione.
A Manduria, dopo il successo sul Lucera (che porta a 5 giornate la serie positiva, per complessivi 9 punti), c’è chi continua, prudentemente, a guardarsi alle spalle, e c’è invece chi inizia a scrutare, con un certo interesse, l’orizzonte.
Il recupero di Mino Coccioli, il poliedrico e duttile mancino di Erchie, il rilancio dell’attaccante esterno juniores Mattia Micca e l’ingaggio del difensore juniores manduriano doc Antonio Di Lonardo hanno indubbiamente ampliato le soluzioni tattiche di mister Bruno. E, con esse, è evidente che, forte dei già 39 punti in cassaforte, più di qualche tifoso inizia a sognare.
In particolare Coccioli, una forza della natura sia in difesa che in attacco, consente a mister Bruno, come già avvenuto domenica scorsa contro il Lucera, di modificare l’assetto della squadra, conferendo, a seconda dei casi, o maggiore compattezza al reparto difensivo, o maggiore forza penetrativa a quello offensivo.
Con il recupero anche di Amadu, che ha scontato il turno di squalifica, per mister Bruno iniziano ad esserci problemi di abbondanza e, quindi, sognare può anche essere lecito. Sempre che, poi, una eventuale mancata qualificazione ai play off, non suoni, per qualcuno, come un fallimento stagionale. L’attuale stagione è stata a dir poco miracolosa per gli esigui mezzi finanziari a disposizione, per l’età media molto bassa della squadra e per l’abbondanza di elementi all’esordio in Eccellenza.
Chiave di volta della stagione, per il Manduria, saranno le prossime tre gare: Tricase in casa, Locorotondo in trasferta e Copertino ancora in casa. Il primo obiettivo sarà quello di conquistare almeno i residui 3-4 punti che servono per festeggiare la salvezza matematica. Se poi il Manduria dovesse conquistarne almeno 7, allora potrebbe recitare un ruolo di primo piano nella lotta per l’ultimo posto utile dei play off.