Cosa aspetta la Provincia ad eseguire la manutenzione del verde nelle scuole di propria competenza?
Un albero cade nell’area interna dell’istituto superiore “Einaudi”, normalmente utilizzata dagli studenti, nei mesi più caldi, per le ore di educazione fisica all’aperto.
La pandemia in atto, che ha comportato la chiusura fisica delle scuole (a favore della didattica a distanza), ha sicuramente evitato il rischio di una tragedia. Come si può notare dalle foto, l’albero, cadendo, avrebbe potuto infatti colpire studenti o docenti della scuola manduriana, qualora le lezioni si tenessero regolarmente.
A segnalare l’accaduto è Dora Bruto, che abita in un palazzo adiacente.
«Si è evitata una tragedia» le parole della signora Bruto. «L’albero, che si è piegato su se stesso, è caduto nell’area laterale della scuola, nei pressi dell’ingresso del portone secondario. Chiunque, passando da quell’area, sarebbe potuto rimanere schiacciato dal pino. Si tratta proprio di quella parte esterna dell’istituto fruita da tantissimi studenti perché l’ora di educazione fisica spesso si svolge all’aperto, specialmente in questo periodo dell’anno. Peraltro non è l’unico albero della scuola manduriana caduto: attraverso le inferriate metalliche, totalmente arrugginite, che separano il cortile esterno dell’istituto dalla strada, sono ben visibili altri alberi caduti a terra e ormai secchi».
Un quadro chiaro, generato dalla mancata opera di manutenzione da parte della Provincia.
«Sarebbe bastata una semplice opera di manutenzione ordinaria del verde nel corso degli anni per scongiurare questa situazione» è il concetto espresso della signora Bruto.
Questa scuola, come tutti gli altri istituti superiori, sono infatti di competenza dell’ente provinciale. Purtroppo Manduria, che ha forse la … colpa di trovarsi troppo in periferia, sembra distante anni luce da Taranto e da ciò che rimane dell’ente Provincia. Almeno per la manutenzione degli istituti scolastici, che avviene a singhiozzo o, come nel caso dell’Einaudi, non avviene proprio.
«Lo stato di degrado e di incuria in cui versa l’istituto (almeno per ciò che si può apprezzare all’esterno) non rende onore alle istituzioni competenti. La stessa sorte toccherà anche agli altri pini, se non si provvederà al più presto alla potatura, perché il peso dei rami, non potati da decenni ormai, sta superando la capacità di trattenere il fusto e le radici. In quest’area, poi, abbondano erbacce e rifiuti. Vorrei lanciare una proposta: perché, alla ripresa delle lezioni in autunno, non si organizza una giornata di clean up, che coinvolga studenti e Provincia?».