domenica 24 novembre 2024


08/05/2020 17:44:08 - Manduria - Cronaca

I tre, per l’accusa, rispondono in concorso e a vario titolo dei reati di tortura aggravata dalla sopraggiunta morte, lesioni personali, percosse, molestie, furto, sequestro di persona e violazione di domicilio

La condanna a 20 anni di carcere per due giovani di 19 anni e un 23enne accusati di aver partecipato alle aggressioni ai danni del pensionato di 66 anni di Manduria Cosimo Antonio Stano, morto il 23 aprile del 2019, è stata chiesta nel processo con il rito abbreviato dinanzi al gup del tribunale di Taranto Vilma Gilli. I tre, per l’accusa, rispondono in concorso e a vario titolo dei reati di tortura aggravata dalla sopraggiunta morte, lesioni personali, percosse, molestie, furto, sequestro di persona e violazione di domicilio.

A sostenere l’accusa nel processo è il pm Remo Epifani. A 13 minorenni era stata concessa in altri procedimenti la messa alla prova. La vittima, stando a quanto emerso dalle indagini, fu sottoposta a una serie di aggressioni da parte di più gruppi di giovani che poi postavano i video sulle chat di whatsapp. Secondo il medico legale Roberto Vaglio e il professor Carmine Chiumarulo dell’Università di Bari, periti nominati dal gup, lo stress per le ripetute vessazioni subite nel corso degli anni può essere considerato una concausa dell’ulcera gastrica perforante che portò alla morte il pensionato. Venerdì 15 maggio è prevista l’arringa dei legali degli imputati, mentre la sentenza è attesa per il 22 maggio.

 











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