«Alla gente diremo che il nostro partito ha un modo diverso di intendere la politica»
«Vogliamo proporci alla gente come un partito che ha un modo diverso di intendere la politica. Nessuno di noi ha scelto di candidarsi per fare carriera o per sistemare dei figli. Il nostro partito si pone solo con l’intento di dare e di fare qualcosa per rilanciare Manduria. E alla base della mia candidatura a sindaco non ci sono accordi stretti sopra le nostre teste, né intese fra cordate. E’ stata la base a decidere».
I Verdi hanno presentato ieri la propria candidata a sindaco: è la prof.ssa Cecilia De Bartholomaeis, già assessore alla Cultura nella prima legislatura guidata da Gregorio Pecoraro. Nella conferenza stampa, la prof.ssa De Bartholomaeis ha riepilogato le tappe del percorso che è poi terminato con la sua candidatura.
«Abbiamo inizialmente partecipato alle riunioni del tavolo del centrosinistra» ha ricordato la candidata a sindaco dei Verdi. «Speravamo di individuare, insieme agli altri partner, prima la coalizione, quindi il programma e, infine, il candidato a sindaco. Ma la discussione si è ben presto impantanata sul nome del candidato a sindaco, fino a quando dal Pd è arrivato l’out out: il candidato da loro scelto era Francesco Massaro. Non ci è stato consentito neppure di esprimere la nostra opinione, che era invece a favore di una discontinuità rispetto al passato (soprattutto nei metodi) e nell’allargamento della coalizione ad altre forze politiche, come ad esempio l’Italia dei Valori, che, inspiegabilmente, era stata esclusa».
I Verdi hanno quindi deciso di percorrere strade alternative.
«In quella fase abbiamo riscontrato nell’Udc e nel dott. Lariccia idee sulla politica e sul modo di amministrare molto vicine alle nostre» ha continuato la prof.ssa De Bartholomaeis. «Abbiamo quindi deciso di allearci con questo partito. Ma è trascorso anche in questo caso diverso tempo senza che l’Udc ufficializzasse il nome, in quanto noi avevamo anche riconosciuto il privilegio di esprimere il candidato a sindaco. E quando, poi, è stato fatto il nome del dott. Lariccia, abbiamo notato che l’Udc non ha dato prova di compattezza su questo candidato».
Ecco quindi la scelta di correre, per adesso, da soli.
«Nel corso dell’ultima assemblea, sono stati gli iscritti a chiedermi di candidarmi. Ho provato a sottrarmi da questo compito, che mi onora, ma non c’è stato nulla da fare» ha affermato ancora la prof.ssa De Bartholomaeis. «Possibilità di allearsi con altri partiti che non hanno fatto ancora le loro scelte? Siamo aperti al dialogo, ma non abbiamo avuto sinora contatti con nessuno. Non sappiamo, quindi, su quali basi eventualmente stringere delle alleanze».
Infine la candidata a sindaco dei Verdi indica due degli obiettivi pregnanti del programma amministrativo.
«Il primo riguarderà la questione ambientale, riferita anche alla salvaguardia della salute dei cittadini: le campagne sono state trasformate in discariche abusive e c’è amianto dappertutto. Poi la questione dei giovani, intesa non solo come carenza di posti di lavoro o di fuga dei cervelli. Ma anche come carenza di spazi per consentire ai giovani di trascorrere in maniera costruttiva il proprio tempo libero».