Gli imputati sono accusati di aver maltrattato e minacciato un 61enne disabile per estorcergli piccole somme di denaro
Niente confronto tra imputati e vittima. Sarà un processo con rito ordinario a stabilire le eventuali responsabilità per cinque imputati maggiorenni coinvolti nell’inchiesta «Bad boys» e accusati di aver maltrattato e minacciato un 61enne disabile di Sava per estorcergli piccole somme di denaro.
Ieri il giudice Pompeo Carriere ha respinto la richiesta di processo con rito abbreviato condizionato, presentata dai difensori, che si fondava su un confronto tra gli imputati e la persona offesa e ha mandato a giudizio i cinque davanti ai magistrati della prima sezione penale. Il processo, per reati come estorsione e stalking, inizierà il 7 ottobre. Sarà invece processo con rito abbreviato, a partire dal 22 ottobre, che prevede lo sconto di un terzo della pena, per altri due imputati, C. V., difeso dall’avvocato Antonio Liagi e P. R., difeso dall’avvocato Franz Pesare. Nell collegio difensivo anche l'avv. Fabio Falco. Sei imputati hanno già chiuso il conto con la giustizia patteggiando per ipotesi di estorsione, furto, atti persecutori e in un caso anche possesso di arma da fuoco a pene da un anno a tre anni e mezzo di reclusione.
Nel caso furono coinvolti anche alcuni minori: tre di loro finirono nell’istituto penitenziario di Bari e tre affidati in comunità.