Il “presidente visionario” ha segnato un’epoca: le sue intuizioni alla base del rilancio del Primitivo. Al suo posto Antonio Resta
Dopo 25 anni cambio di presidenza di quella che nel corso di questi anni è divenuta un punto di riferimento della tradizione vitivinicola pugliese, Fulvio Filo Schiavoni lascia per dedicarsi con calma alle sue tante passioni...
Il presidente visionario che volle dare una sferzata di innovazione non solo tecnologica ma anche di idee progettuali ed imprenditoriali a quella che oggi è riconosciuta come una delle prime 20 cantine sociali d’Italia, già pioniera nell’ottenere nel 2018 la certificazione di sostenibilità.
Un presidente che lascia un segno indelebile nella storia amministrativa della cooperativa più antica di Puglia.
Un uomo di mare che, in 25 anni, ha saputo traghettare la cantina da enopolio ad impresa con valenza internazionale non solo nel campo enoico, ma anche punto di forza ed orgoglio di un’intera collettività locale.
A prendere il testimone Antonio Resta, già vicepresidente che sarà affiancato nella attuale vicepresidenza da Pasquale Brunetti.
Segue il video di una intervista in cui il presidente Fulvio Filo Schiavoni, uomo di grande cultura, si sofferma su un’altra sua intuizione: il Museo della Civiltà del Primitivo.