sabato 23 novembre 2024


26/02/2010 10:32:21 - Manduria - Politica

Le bordate del sindaco uscente a coloro che ne hanno determinato la caduta: «Ora devono dare conto alla città dei danni che hanno provocato»

 
«Non sarà facile, ma l’impressione che ricavo dai giudizi della gente mi rende fiduciosa: secondo me la candidatura del dott. Francesco Massaro è vincente».
In attesa della presentazione delle liste, proseguono le assemblee politiche dei vari partiti, incentrate sulle ormai imminenti consultazioni per il rinnovo del Consiglio Comunale. E l’altro ieri, la Federazione della Sinistra Alternativa ha aperto la propria sede a iscritti e simpatizzanti per presentare la candidatura a sindaco per il centrosinistra di Massaro.
Ad aprire i lavori è stata la segretaria del partito, l’avv. Maria Calò, che ha ringraziato Massaro per il rispetto e la fiducia che ha dimostrato nella Federazione della Sinistra Alternativa, «partito» ha aggiunto l’avv. Maria Calò, «composto per lo più da giovani e donne».
Poi è intervenuto il dott. Massaro, che ha ribadito le ragioni che dovrebbero indurre l’elettorato manduriano a premiarlo nuovamente.
«Il ruolo del sindaco, in ogni città, non è per nulla facile» è stata la premessa del candidato a sindaco del centrosinistra. «Si vorrebbe poter offrire delle risposte concrete ad ogni esigenza, ma a volte non è possibile. Si rischia, quindi, di diventare antipatici, a maggior ragione se coloro che sovente salgono le scale del Comune solo per chiedere non vengono accontentati. Ebbene, noi non abbiamo alimentato alcuna mangiatoia della vecchia politica e, per questo, molte simpatie si sono alienate. L’elettore, però, deve valutare ciò che era Manduria cinque anni fa e cosa è invece ora. Alcuni esempi? Al mio insediamento ho trovato un contenzioso fra l’azienda che, a seguito di ricorso, aveva perso l’appalto del metano e quella che era subentrata. La prima, la Italcogim, aveva chiesto al Comune ben 4 milioni e 800.000 euro di danni. La Italgas, la subentrante, era disposta a pagarne solo 2 milioni e mezzo per il subentro nei lavori già effettuati. Ho dovuto risolvere questa non facile querelle per portare finalmente il metano a Manduria. Poi ancora la zona industriale: il finanziamento CIPE era praticamente perso. L’ho riacciuffato per i … capelli. Ora la zona PIP è completa, con 27 lotti già assegnati. E se ognuna di quelle aziende che si insedieranno assumerà anche un solo dipendente in più rispetto all’attuale organico, saranno stati creati altri 27 posti di lavoro. Poi il turismo. Quando mi sono insediato ho trovato il cancello del Parco archeologico chiuso con il lucchetto, mentre della chiave non c’era traccia. Le erbacce erano più alte di un uomo. Sapete chi era il consigliere delegato al Parco prima del mio insediamento? L’attuale candidato a sindaco del PdL. Guardate ora invece come brilla il Parco. Sempre in tema di turismo, un giorno venne a Manduria Mengacci con le telecamere della sua trasmissione. L’Amministrazione che mi ha preceduto parlò di Manduria come città turistica. Peccato che si era dimenticata di portare almeno l’acqua potabile sulla costa. Noi abbiamo realizzato una condotta di 4 chilometri che servirà tutte le strutture ricettive, che altrimenti questa estate sarebbero rimaste chiuse. Così come sono fatti concreti anche i 25 milioni di euro di opere pubbliche appaltate. Posso anche annunciare che fra pochi giorni partiranno i lavori per la ristrutturazione dell’arco di Sant’Angelo. Dobbiamo essere orgogliosi dell’Amministrazione uscente e della onestà che l’ha contraddistinta: non è arrivato, in 5 anni, neppure un avviso di garanzia».
Poi c’è la bordata contro chi ha determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale.
«I fatti ci stanno dando ragione: alla base di quella raccolta di firme non c’era un progetto politico» ha affermato Francesco Massaro. «Ognuno, alle prossime elezioni, andrà per conto proprio. Ora, però, questa gente deve dar conto alla città dei danni che ha provocato alla comunità. Danni già quantificabili. Sino a quando io ero sindaco e quindi partecipavo alle riunioni del comitato per l’Area Vasta, i finanziamenti per Manduria ammontavano a 3 milioni e 200.000 euro: con quei soldi, dovevamo completare la ristrutturazione del convento degli Agostiniani e realizzare strade e impianti di pubblica illuminazione lungo la litoranea. Ebbene, dopo la crisi amministrativa, quando è stata decisa la ripartizione dei fondi, Grottaglie doveva avere 3 milioni di euro, e 3 milioni ha ricevuto; Taranto doveva ricevere 14 milioni di euro, e 14 milioni ha ricevuto; Manduria doveva ricevere 3 milioni e 200.000 euro, invece ha ricevuto solo 900.000 euro. Mancano, insomma, 2 milioni e 300.000 euro. E ciò perché Manduria non è stata rappresentata. La stessa cosa è accaduta al Consorzio ATO Rifiuti Ta 3. Sino a quando io sono stato sindaco, ricoprivo anche la carica di presidente dell’ATO. Ora, invece, il presidente è di Grottaglie e per la nostra città è rimasta fuori. Rischiamo di tornare, insomma, al periodo in cui l’Amministrazione era di centrodestra e l’ombelico della politica si spostava a Torricella: il sindaco di Torricella (e non quello di Manduria) faceva parte dell’assemblea dei sindaci per la sanità; il sindaco di Torricella era presidente dell’Ato, E così via… Vogliamo ritornare a quel periodo?».










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