sabato 23 novembre 2024


27/09/2020 10:07:23 - Manduria - Politica

In passato ne ha già vinti due e ora punta al tris: «Ai miei concittadini offro la mia competenza e la mia esperienza, proseguita negli anni con i vari incarichi di revisore dei conti in diversi Comuni pugliesi»

Per Gregorio Pecoraro, candidato a sindaco delle liste “Pecoraro Sindaco”, “Città Più”, Movimento 5 Stelle e Movimento Democratico con Manduria, l’aria frizzante che precede il ballottaggio non è una novità. Si è già cimentato in passato ed ha sempre vinto: la prima volta in cui fu eletto sindaco la sua avversaria fu Caterina Arnò; il bis, al termine della prima consiliatura, arrivò contro Antonio Calò.

Ma questa tornata, dopo alcuni lustri in cui si è allontanato dalla politica attiva (ma non ha mai interrotto l’impegno nel sociale), propone una novità sostanziale: il suo avversario non è un rappresentante di centrodestra, come nel passato, ma un altro esponente del centrosinistra (Domenico Sammarco). A Manduria, infatti, lo scranno più prestigioso di Palazzo di Città sarà conteso fra due schieramenti della stessa area.

«Il centrosinistra puro è nel mio schieramento» precisa Gregorio Pecoraro. «Nel raggruppamento del mio competitor vi sono, è vero, esponenti del centrosinistra, ma anche tanta gente che proviene dal centrodestra…».

Quello di Pecoraro è stato lo schieramento più suffragato nel primo turno.

«Non solo» aggiunge il candidato a sindaco. «Una delle mie liste, “Pecoraro Sindaco”, è risultata la più votata di questa tornata elettorale. Se mi aspettavo questo risultato? Ero consapevole della bontà del nostro programma e della qualità dei candidati a consigliere comunale, ma c’era comunque il timore di non farcela. In fin dei conti, ci siamo misurati contro avversari che contavano su un maggior numero di liste e vi era anche l’incognita della presenza di ben 555 candidati a consigliere comunale, con annesso rischio del voto disgiunto. Lo scrutinio ci ha premiato e ha premiato anche me: ho infatti ottenuto più voti rispetto alla somma dei voti di lista».

Pecoraro ha potuto contare anche sul sostegno, poi rivelatosi decisivo, del Movimento 5 Stelle, che a Manduria si è diviso dal Pd.

«Ho avuto modo di conoscere i ragazzi del Movimento 5 Stelle, il loro entusiasmo e la loro passione. Poiché c’è stata anche un’immediata convergenza sul programma, l’alleanza è stato un passo successivo molto naturale».

La “partita” con Sammarco sembra apertissima.

«Alla gente chiedo di votare con il cuore il candidato che più ispira fiducia, liberi da ogni condizionamento. All’elettorato offro la mia competenza e la mia esperienza, proseguita negli anni con i vari incarichi di revisore dei conti in diversi Comuni pugliesi, la risorsa costituita dai tanti giovani preparati che sono al mio fianco e la nostra voglia di impegnarci per il rilancio della città».











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