lunedì 25 novembre 2024


09/10/2020 09:42:29 - Manduria - Attualità

Si tratta di Mario Leonardo Erario. Ha progettato, insieme a due altri studenti, un auto-pilota per un quadrirotore in grado di analizzare, riconoscere e seguire intelligentemente un percorso prestabilito

Ha scelto di chiamarsi “LeadHeads”, teste di piombo, il gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Aerospace Engineering dell’Università del Salento che ha partecipato e superato la prima fase della competizione internazionale “Mathworks Parrot minidrone competition”. Giovanni Calia, Mario Leonardo Erario e Roberto Paolo Guida hanno progettato un auto-pilota per un quadrirotore in grado di analizzare, riconoscere e seguire intelligentemente un percorso prestabilito, convincendo i selezionatori della Mathworks, l’azienda leader mondiale nella produzione di software per calcolo ingegneristico e scientifico promotrice del contest, ad essere ammessi alla seconda fase in vista della finale mondiale di Cambridge.

«Il nickname del gruppo è ironico, una “traduzione” del modo di dire barese chèp d chiumm», scherzano gli studenti, «Lo abbiamo scelto per rimarcare le nostre origini pugliesi e per ricordare tutte le volte che ci siamo sentiti un po’ spaesati davanti a questo progetto, ai nostri occhi grande e innovativo. Non sono mancate le difficoltà, vista anche la necessità di lavorare esclusivamente online a causa dell’emergenza sanitaria. Siamo riusciti comunque a raggiungere questo importante traguardo mettendo in gioco tutte le nostre capacità e potenzialità, e speriamo di fare bene anche nella seconda fase».

La gara, rivolta a studenti di ingegneria di vari Atenei in tutto il mondo, consiste appunto nello sviluppo di un sistema di controllo del volo capace di individuare un percorso tracciato sul terreno e seguirlo in modo autonomo, senza l’intervento di un pilota. Dopo la progettazione e lo sviluppo del software del sistema di controllo e la sperimentazione in simulazione, le squadre sono chiamate a implementare l’autopilota su un minidrone Parrot, per dimostrare in volo autonomo la validità del proprio algoritmo di controllo in una serie di test reali.











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