La condanna del primo grado (30 anni) ridotta a 20 anni
La sezione distaccata di Taranto della Corte d’Assise d’Appello di Lecce, in parziale riforma della sentenza di primo grado, ha ridotto da 30 a 20 anni di carcere la condanna nei confronti di Raffaele Pesare, 56 anni, ex appuntato dei carabinieri di Sava in servizio al Radiomobile di Manduria, che il 18 novembre del 2017 uccise con la pistola d’ordinanza suo padre Damiano, 85 anni, sua sorella Nella di 50 e suo cognato Salvatore Bisci di 69, prima di tentare il suicidio sparandosi al mento.
Il proiettile bucò il palato e uscì dalla parte sinistra del setto nasale, senza ledere organi vitali. Pesare avrebbe compiuto la strage per dissidi con il cognato sui proventi della raccolta di olive di un terreno di proprietà del padre che gestiva assieme a Bisci.
La procura generale aveva chiesto l’ergastolo.