Si attende la proclamazione degli eletti prima della nomina dei nuovi assessori: 3 uomini e 3 donne
Giorni decisivi per la nomina della nuova giunta.
In attesa della proclamazione ufficiale degli eletti (a distanza di poco meno di un mese dal primo turno, ancora non si conoscono i dati definitivi di liste e preferenze), il sindaco Gregorio Pecoraro ha avviato da tempo le consultazioni per definire l’assetto dell’esecutivo, che dovrà essere composto da tre uomini e tre donne.
E’ molto probabile che, tenendo conto dei risultati ufficiosi delle quattro liste a sostegno della coalizione guidata da Pecoraro, l’assegnazione dei posti in giunta possa essere la seguente: 2 assessori a testa alle liste “Pecoraro Sindaco” e “Città Più”, uno a testa al Movimento 5 Stelle e alla lista Movimento Democratico con Manduria. Poi c’è la presidenza del Consiglio: la maggioranza avanzerà la propria proposta nella seduta di insediamento del Consiglio e, quindi, si voterà.
GIUNTA – La lista “Pecoraro Sindaco” dovrebbe individuare un uomo e una donna da proiettare nell’esecutivo. Probabilmente si punterà ad un mix fra esperienza e gioventù. Se così fosse, della giunta potrebbero far parte Piero Raimondo, consigliere eletto e con esperienza nel passato, ed Alessia Orsini, seconda dei non eletti della lista. Lo scranno di Raimondo sarebbe preso, in Consiglio, dal primo dei non eletti Giovanni De Pasquale.
Due assessori anche a “Città Più”. Uno potrebbe Andrea Mariggiò, secondo degli eletti e leader dello schieramento unitamente a Pecoraro. Il suo posto sarebbe preso in Consiglio dal primo dei non eletti, da Filippo Scialpi. Bisognerebbe poi scegliere una donna: potrebbe essere o Annalisa Pizzi, seconda dei non eletti, oppure una esterna.
Un assessorato, quindi, al Movimento 5 Stelle. Dalle indiscrezioni che circolano, anche per i pentastellati manduriani il posto in giunta dovrebbe essere … rosa. I primi tre eletti sono uomini. Quindi dell’esecutivo potrebbe far parte Fabiana Rossetti, prima dei non eletti.
Infine il Movimento Democratico con Manduria. Sembra pressoché scontato che l’assessore designato sia Mauro Baldari, primo degli eletti. Baldari dovrebbe quindi dimettersi dalla carica di consigliere e il suo scranno sarebbe “ereditato” da Pier Paolo Lamusta. La prima dei non eletti, a questo punto, sarebbe Arianna Forleo.
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO – La maggioranza pare aver trovato un’intesa su Gregorio Dinoi (“Pecoraro Sindaco”), vice del sindaco Pecoraro nelle due consiliature della fine degli anni ’90. Proposta, questa, che sarà poi votata in Consiglio.