lunedì 25 novembre 2024


22/10/2020 09:24:58 - Manduria - Attualità

Da lunedì mattina, dopo il DPCM del Presidente Conte, le palestre sono sotto l’occhio del ciclone. «Ma i centri fitness sono più sicuri di molti altri settori»

L’aspetto più allarmante però non sono tanto i contagi perché non ci sono stati dei dati, in questo senso, riconducibili ai centri fitness (aspetto confermato anche dal Ministero dello Sport, Vincenzo Spadafora e dal Cts), bensì è il profondo calo di frequenze (circa il -50%) e di nuovi iscritti nei centri fitness (circa -90%) a preoccupare: le persone hanno timore ad iscriversi in palestra.

La situazione è pressoché drammatica anche sotto il punto di vista aziendale perché le palestre rischiano di restare aperte, ma senza nuovi iscritti e il turnover è l’anima di questo settore. Avere un crollo così importante nella terza settimana di ottobre, dopo che da giugno a settembre sono stati mesi al di sotto dello scorso anno, mette a rischio la sopravvivenza l’economia dei centri fitness che difficilmente saranno in grado di sopportare un nuovo lockdown.

Perché allora riteniamo i centri fitness più sicuri di molti altri settori? Per prima cosa, la maggior parte delle palestre hanno rispettato scrupolosamente i protocolli assegnati e il secondo aspetto è che i centri fitness sono un circuito chiuso: si accede solo se si sottoscrive un abbonamento.

Quest’ultimo aspetto comporta un maggior controllo sia sulle persone che transitano, sia sulle regole da rispettare: non a caso i contagi in palestra sono stati pressoché nulli.

E’ importante evidenziare che svolgere attività fisica è l’arma principale per prevenire malattie metaboliche quali diabete, colesterolo e ipertensione e rinforzare il sistema immunitario e l’inattività fisica è al 4° posto tra le principali cause di morte tra le patologie croniche (fonte: Ministero della Salute).

Una precisazione dovuta visto che rischiano di chiudere i centri sportivi e si lascia passare un messaggio che “svolgere attività fisica non è essenziale!”.

Se costringiamo le persone a un nuovo periodo di sedentarismo rovineremmo 20 anni di lavoro di comunicazione e di prevenzione perché la sedentarietà è una qualcosa complicato da combattere e tocca diversi aspetti emotivi e psicologici.

Abbiamo rispettato le linee guida e siamo sicuri di essere l’unico settore covid-free. Magari qualche centro fitness dovrebbe allinearsi meglio alle direttive (ed è giusto che sia sanzionato), ma che senso ha punire tutte le palestre ed eliminare lo sport di base dalla vita delle persone?

Viva lo sport, viva il fitness, viva la salute.

 

Antonio Prudenzano

Palestra Rimini Nicefit











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