L’Ordine degli Architetti della provincia di Taranto scrive al Comune di Manduria
«Non si può nemmeno minimamente pensare che i progetti e i progettisti lavorino gratuitamente o liquidati con “gettoni” o “premi”».
Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Taranto invia una lettera al sindaco Gregorio Pecoraro avente per oggetto la manifestata volontà dell’assessore ai Lavori Pubblici di recepire idee e progetti ascoltando “competenze altamente qualificate” con “l’intento di fare le cose per bene e non a casaccio”.
«L’Ordine degli Archietti si rende nuovamente disponibile, come ha sempre fatto con le Amministrazione precedenti, e sarà lieto di esporre chiaramente gli strumenti legali per invitare alla massima partecipazione tutti i colleghi al fine di acquisire idee e competenze» è riportato nella lettera che reca le firme del presidente Massimo Prontera e del segretario Domenico Palmisano. «Si fa presente che il CNAPPC e tutti gli Ordini degli Architetti d’Italia hanno condotto una battaglia chiara e precisa contro la progettazione gratuita o pagata a prezzi irrisori e contro la concorrenza sleale, studiando invece strumenti di partecipazione massimamente inclusivi in cui il progetto e la progettazione del bello è l’unico metro del giudizio per poter premiare o meno un’idea. Il CNAPPC ha avviato una serie di attività finalizzate a restituire centralità al progetto di architettura nei processi di trasformazione del territorio.
Il migliore strumento per garantire una progettazione di qualità potrebbe senza dubbio essere quello da noi studiato e promosso che permette la massima partecipazione e di conseguenza la massima possibilità di scelta da parte dell’Amministrazione comunale: questo strumento, già utilizzabile, è il Concorso di Progettazione a due gradi.
Resta chiaro che non si può nemmeno minimamente pensare che i progetti e i progettisti lavorino gratuitamente o liquidati con “gettoni” o “premi”. Questa condotta sarebbe assolutamente squalificante per l’intera categoria. D’altra parte, eventuali iniziative che partano autonomamente da un singolo cittadino finanziatore o da un singolo progettista autoproposto o addirittura “sponsorizzato” sono fuori da ogni logica concorrenziale» si conclude la lettera del presidente e del segretario dell’Ordine degli Architetti della provincia di Taranto, «ed il mancato rispetto della normativa specifica (lavori pubblici) sarebbe in tal caso, da noi, fermamente combattuto con tutti gli strumenti legali ed in ogni sede competente».