«Il malcelato braccio di ferro tra Governo e Regione non sta aiutando i dirigenti scolastici ad assumere quelle necessarie misure che garantiscano il sacrosanto diritto allo studio e la necessaria serenità alle famiglie»
Sul caos che regna nel settore della scuola in Puglia interviene, attraverso un post, il vice sindaco di Manduria, con delega alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Andrea Mariggiò, che nella vita privata, peraltro, riveste il ruolo di dirigente scolastico.
«La comunità scolastica sta pagando un caro prezzo all’incertezza e al disorientamento generale prodotti dall'emergenza Covid» scrive il vice sindaco Mariggiò in un post pubblicato sui social. «Per contenere gli effetti connessi a tale situazione, occorrerebbe una linea politica unitaria, chiara e uniformemente diffusa, in ragione di evidenze e conseguenti valutazioni che devono precedere e non seguire la pubblicazione di atti normativi. Il malcelato braccio di ferro tra Governo e Regione non sta aiutando i dirigenti scolastici ad assumere quelle necessarie misure che garantiscano il sacrosanto diritto allo studio e la necessaria serenità alle famiglie. In emergenza sanitaria, ogni decisione deve essere chiara ed univoca, previa e non postuma consultazione con i ministeri competenti. L'autonomia scolastica sbandierata più volte per scaricare responsabilità deve in questa fase orientarsi dentro misure di legge inequivocabili che garantiscano la salute e il diritto allo studio. Sarebbe occorso per tempo dotare le strutture scolastiche dei necessari dispositivi e di una buona connettività per assicurare la qualità della didattica a distanza. Accade, invece, che tutta la comunità scolastica, ad eccezione di pochi casi, si ritrovi schiacciata tra l'incudine della carenza di strumenti operativi e il martello di una normativa nebulosa e poco rassicurante».