Nuovo intervento del gruppo consiliare progressista: «Dio non voglia che qualcuno di noi concittadini ci lasci le penne!»
«Occorre tenere alta l’attenzione sulla questione ospedale “Giannuzzi” in funzione Covid, con la conseguente chiusura del Pronto Soccorso (proprio perché covid hospital) e con il sostanziale azzeramento della Postazione 118 di Manduria. Ciò in quanto, in caso di necessità ed urgenza sanitaria – lo ribadiamo – la popolazione manduriana e dei comuni viciniori dovrà attendere che arrivino i medici e infermieri del 118 che, poi, trasporteranno in ambulanza al P.S. di Taranto (o Francavilla F.na nella migliore delle ipotesi), con buona pace di tempi rapidi per raggiungere un Pronto Soccorso in caso di urgenze. Dio non voglia che qualcuno di noi concittadini ci lasci le penne!
Non si è "contro" tanto per partito preso ma perché sono state attuate decisioni scellerate sulla salute pubblica! E mentre in altre città (si veda il caso di Copertino e Gallipoli ad esempio) maggioranza e opposizione sono uniti contro scelte delle relative ASL che danneggiano la comunità, qui l'amministrazione e parte della minoranza di centro destra è caduta in un assordante silenzio o, ancor peggio in supine adesioni.
Ed occorre fare anche alcune considerazioni anche sulle conseguenze pratiche della chiusura di reparti del Giannuzzi.
1) Anzitutto ci sembra sbagliata e fallimentare la scelta di optare ora su ospedali promiscui, invece che potenziare il Moscati. Ed infatti, durante la prima ondata di contagi siamo stati oggetto di encomio nazionali e internazionali per la capacità di aver attivato un ospedale intero (il Moscati per l’appunto) per i covid, centralizzando non solo posti letto, ma strumenti, competenze e formazione del personale. Ora perché tornare indietro?
2) Inoltre la scelta di far divenire l’Ospedale di Manduria “full COVID” progressivamente, mantenendo “puliti” i reparti di Dialisi e Nefrologia perché ci sarebbe la garanzia di una rigida separazione tra i reparti stessa è, a dir poco, una menzogna! Il
Giannuzzi di Manduria è allocato in edificio vetusto, originariamente progettato per ben altre finalità, nei decenni ampliato per giustapposizione piuttosto che per reale ristrutturazione organica e funzionale. Il risultato finale attuale è uno stabilimento ospedaliero “gruviera” dove le zone di comunione e i servizi condivisi fra futuri reparti Covid e non Covid fanno nutrire seri dubbi sui rischi di contaminazione.
3) Occorre anche fare una notazione sull’assenza di cure domiciliari ai malati di COVID: come succede anche per altre patologie, non tutti i malati per quanto sintomatici necessitano di ricovero. Aumentare e corroborare le cure domiciliari covid consentirebbe di decongestionare i pronto soccorsi covid e probabilmente eviterebbe anche l’occupazione di qualche posto letto. Si parla di ospedale, ma c’è il silenzio più assordante sul territorio come luogo di cura per il covid.
4) Infine, a nostro modesto avviso, bisogna porsi il problema degli ambulatori che vengono spostati su altri ospedali spoke, come per es. l’ambulatorio di Oncologia che serve tutti i malati oncologici del versante orientale. Il peso dell’organizzare lo “spostamento” graverà tutto sui care giver? Quali saranno le iniziative messe in campo dall’amministrazione sanitaria dal punto di vista socio-sanitario (per es. iniziative di trasporto sociale) per evitare un sacrificio proprio da coloro che già combattono una difficile battaglia.
Ecco i tanti motivi per cui si ritiene fortemente errata la scelta fatta dall’ASL di Taranto di convertire interamente Covid Hospital il Giannuzzi, ancor più quando poi emerge la volontà del Direttore Generale dell’ASL di Taranto Rossi che l’ospedale tarantino del “Moscati” non sia centro Covid!
E fa ancor più male che il sindaco di Manduria dott. Pecoraro, anche nella conferenza odierna dei sindaci ionici in seno ad ASL, allargata ai neo eletti consiglieri regionali del territorio e alla task force regionale per la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, abbia accettato supinamente la realizzazione del Giannuzzi quale Covid Hospital, con – lo ripetiamo – chiusura dei reparti e inoperatività del Pronto Soccorso ai casi non covid!
Noi continueremo a lottare perché le cure d’urgenza a pazienti non Covid non siano sacrificate sull’altare degli interessi politici che non difendono adeguatamente questo nostro territorio»
Per il Gruppo Progressisti Manduria
I consiglieri comunali
Domenico Sammarco
Loredana Ingrosso
Gregorio Gentile