lunedì 25 novembre 2024


08/11/2020 12:03:30 - Manduria - Attualità

L’ex consigliera comunale ha scritto al governatore Emiliano, che era all’oscuro degli spostamenti avvenuti nel 118: «Non sono io che prendo queste decisioni»: 

«Ok, l’ospedale di Manduria sacrificato come ospedale Covid, ma abbiamo almeno diritto alla possibilità di essere soccorsi da un medico ed un infermiere almeno nell’emergenza».

L’ex consigliera comunale Sandra Dicursi non accetta le decisioni che stanno privando Manduria nel sistema di emergenza-urgenza del 118, oltre che della decisione di riservare anche il Pronto Soccorso del “Giannuzzi” solo alle urgenze dei malati Covid.

«Che senso ha non avere nemmeno il 118 con equipaggio sanitario professionale per i primi soccorsi in caso di criticità? Perché lasciare i volontari da soli, che possono effettuare nei migliori dei casi (patologia/malore permettendo) un trasporto all’ospedale più vicino(Francavilla Fontana)?

Presidente Emiliano può lasciare scoperto un territorio così vasto senza il benché minimo servizio?

Ci stiamo preoccupando (giustamente) del paziente Covid, ma non deve permettere che gli altri pazienti vengano così trascurati.

Presidente lei ha conservato  per 5 anni la delega alla sanità pugliese, ma una breve formazione per capire la differenza tra urgenza ed emergenza l’ha fatta?

Grazie mille per la triste ed infausta sorte che ci ha riservato».

Il presidente Emiliano ha risposto all’ex consigliera comunale, nonché operatrice sanitaria, Sandra Dicursi attraverso whatsapp, dichiarandosi all’oscuro delle decisioni relative al 118, a suo avviso adottate non dalla Asl, ma dal direttore del 118.

«Non possiamo tollerare questa situazione» afferma Sandra Dicursi. «Manduria deve lottare per ritornare ad avere i medici al 118 e per poter disporre di un Pronto Soccorso anche per tutte le altre emergenze, che non siano legate al Covid. Come fare? Vi sono tante strutture non utilizzate. Un esempio: l’ex municipio è ora vuoto. Si potrebbero utilizzare gli spazi di qualche RSA (magari anche per l’astanteria), di qualche convento oppure gli ambienti del Distretto Sanitario. Ma potrebbe intervenire l’Esercito per montare un piccolo ospedale da campo.

Il sindaco, l’Amministrazione, il Consiglio comunale e la comunità tutta devono lottare per ottenere delle garanzie e dei servizi per le emergenze non legate al Covid. Non aspettiamo che ci scappi il morto prima di protestare. Da ex amministratore e da infermiera, non posso restare inerme davanti a tanto menefreghismo. Lancio un appello a tutti i manduriani: lottiamo almeno per difendere questi diritti».











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