lunedì 25 novembre 2024


10/11/2020 10:02:38 - Manduria - Attualità

«Aspettavamo anche che il sindaco illustrasse le linee programmatiche della propria azione amministrativa…»

Sulla prima seduta del Consiglio comunale, che si è svolta ieri mattina, ecco, in un comunicato, l’opinione di “Manduria Lab – Scelta Comune”.

«Non possiamo non esprimere la nostra delusione di cittadini per le modalità con cui si è svolto il Consiglio Comunale in data odierna e per il vuoto di contenuti che lo ha caratterizzato. In una atmosfera gelida, degna di un politburo di sovietica memoria, la maggioranza di governo ha proceduto agli adempimenti burocratici di stretta osservanza, per altro senza riuscire ad eleggere il Presidente del Consiglio. Invano abbiamo aspettato l’illustrazione da parte del Sindaco delle linee programmatiche della propria azione amministrativa, come pure la normativa prevede, da cui ricavare indicazioni e previsioni rispetto al futuro che vuole delineare per la città. Ma ben altro ci saremmo attesi dalla prima assemblea cittadina, dopo la lunga sospensione della vita democratica, al termine della gestione commissariale. Certo la serietà della situazione non consente atteggiamenti festosi, ma che la cittadinanza riacquisti oggi la sua piena agibilità politica, dopo uno scioglimento per infiltrazioni mafiose, avrebbe meritato secondo noi almeno una riflessione. Non una parola invece è stata pronunciata dal Sindaco in merito a tale circostanza e alle conseguenze che essa ha avuto per la città; non un commento rispetto ad una indagine in corso che descrive la comunità manduriana in convivenza simbiotica con la mafia; non una dichiarazione d’intenti che lasciasse trasparire la ferma volontà dell’amministrazione da lui guidata di opporsi ad ogni tentativo di infiltrazione; così come neppure un accenno alla drammatica situazione sanitaria della città, privata della piena  funzionalità del proprio presidio ospedaliero, minacciata da incombenti problematiche ambientali. Ma soprattutto non una parola di incoraggiamento, di conforto, di guida ad una comunità provata dai colpi di una crisi che la aggredisce da più parti. Parimenti silenti il Presidente del Consiglio, limitatosi ad una funzione puramente notarile, e gli esponenti della maggioranza, nessuno dei quali evidentemente aveva qualcosa da dire e da proporre. L’unico segno di vitalità e di consapevolezza delle proprie funzioni è venuto dai consiglieri del Gruppo Progressista, autori di un emendamento finalizzato a garantire maggiore trasparenza nelle nomine dei rappresentanti del Comune in seno ad organi di gestione esterni. Se di rassicurazioni e di certezze andavano in cerca i Manduriani da parte della nuova amministrazione, certo questa seduta di Consiglio non gliele ha fornite».











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