Il direttore Rossi: «La riconversione del “Giannuzzi” non è una scelta contro qualcuno, ma è dettata da una precisa emergenza, che ci costringe a ricavare, non solo nell’ospedale di Manduria, dei posti letto»
E’ terminato da una mezzoretta il confronto fra il direttore generale della Asl Stefano Rossi, il direttore sanitario Vito Gregorio Colacicco e i sindaci della zona. Si è svolto nel piazzale interno del “Giannuzzi”, non essendo possibile entrare, per ovvie ragioni, nelle strutture dell’ospedale, riconvertito in struttura Covid.
E’ durato circa due ore e, in alcuni tratti, è stato caratterizzato da toni molto accessi. In particolare, il “botta e risposta” fra il sindaco Longo e i due massimi rappresentanti della Asl tarantina.
Sia Rossi che Colacicco hanno cercato di rassicurare i sindaci presenti e, attraverso di essi, le comunità rappresentate.
«Quella di riconvertire il “Giannuzzi” non è stata una scelta contro qualcuno» ha spiegato Rossi. «Siamo in presenza di una vera e propria emergenza e, quindi, dobbiamo recuperare dei posti letto. Abbiamo riconvertito non solo il “Giannuzzi”, ma anche gli ospedali di Grottaglie e di Castellaneta. Probabilmente sarà riconvertita anche parte dell’ospedale di Martina.
Stiamo applicando tutti gli accorgimenti al fine di far operare nella massima sicurezza gli operatori sanitari»-.
Il direttore sanitario Colacicco ha inoltre affermato che questa potrebbe essere una ottima opportunità per riqualificare il “Giannuzzi” e, al termine della pandemia, per puntare a rilanciarlo come ospedale di primo livello.
Il confronto è stato aggiornato a giovedì prossimo. Si svolgerà però nell’aula consiliare.