Due anni e un mese di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali, e al risarcimento del danno nei confronti di ASL Taranto, ad un 50enne di Statte
Il giudice monocratico del Tribunale di Taranto, II Sezione Penale, ha condannato S.V., di anni 50, originario di Statte, nell’ambito del procedimento penale a suo carico per aggressione fisica nei confronti di un infermiere addetto al pretriage del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Valle d’Itria” di Martina Franca. In tale procedimento, l’ASL Taranto si è costituita Parte Civile, chiedendo il risarcimento dei danni materiali e morali.
I fatti risalgono al 5 luglio scorso, allorché l’imputato, che accompagnava al Pronto Soccorso la sorella che accusava una cefalea persistente, dopo il pretriage veniva invitato dall’infermiere ad uscire dall’ospedale e a liberare la zona antistante le tende pretriage dalla propria autovettura, poiché impediva l’accesso ad altri pazienti. L’imputato si rifiutava di accogliere l’invito dell’infermiere e spintonava quest’ultimo all’interno della tenda pretriage, colpendolo con due schiaffi, un pugno e un calcio in rapida successione, provocandone la caduta al suolo, cagionando diverse lesioni personali.
Il giudice ha condannato S.V. a due anni e un mese di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali, e al risarcimento del danno nei confronti di ASL Taranto, costituitasi Parte Civile, da quantificarsi in separato giudizio, nonché al pagamento di una provvisionale di 5mila euro e alla rifusione delle spese di costituzione e lite in favore di ASL Taranto, quantificate in 3.397,68.euro.