Sono stati proprio gli juniores la marcia in più del Maruggio
Uno dei segreti di questo Maruggio vincente sono proprio loro, gli under, coloro che, nei campionati dilettantistici, di solito fanno il bello o il cattivo tempo delle squadre, le fortune o le sfortune delle società cui prestano i propri servigi. Al Maruggio va il merito di aver saputo scegliere bene, anzi benissimo. Perché giovani calciatori come Fistetto, Amaddio, Saracino e Lamusta, non si trovano facilmente in giro. E non ce ne vogliano gli altri juniores che pure compongono il parco under giallo-blu per la mancata menzione, ma sono proprio loro 4 ad essersi imposti con autorevolezza ed anche grande umiltà.
Parte del merito di questo exploit va, naturalmente, a mister Cimino, che ha creduto in loro fin dall’inizio e dato ad essi fiducia incondizionata, o quasi. E un ruolo decisivo l’allenatore ex Stella Jonica l’ha proprio avuto nel rilancio di Simone Saracino, attaccante classe 1990 (foto in alto), dopo la non felice stagione passata l’anno scorso tra le file, o meglio, tra le riserve giallo-blu.
«Dopo l’anno scorso ero abbastanza demotivato, ed ero deciso ad andare via da Maruggio» confessa l’ex Berretti del Taranto. «Ma poi ho avuto un colloquio illuminante col mister, in estate, che mi ha rassicurato e detto di avere fiducia in me».
E i frutti si sono visti tutti. Ben 21 presenze e 4 reti all’attivo non sono niente male per un giovanotto diciannovenne, che, da seconda punta, si è dovuto confrontare con tanti difensori esperti e di categoria superiore. E domenica Saracino si troverà di fronte a 2 che, in fatto di esperienza e carisma, non hanno da invidiare niente a nessuno.
«La partita contro il Mesagne 1929 sarà dura e difficile, un incontro ostico in casa di una nostra diretta concorrente. Per noi attaccanti sarà un test probante, contro 2 pezzi da 90 come Perulli e Fraticelli, ma occhio anche e soprattutto a Tramacere, il cui fiuto del gol non si è per niente appannato. Ma se sapremo ripetere la stessa prestazione di Galatina, sono sicuro che torneremo a casa con i 3 punti».
Già, Galatina: la partita simbolo di questa stagione giallo-blu. Una stagione che, salvo tonfi clamorosi del Racale, dovrebbe concludersi con un meritato, quanto inaspettato, posto nei play off.
«Ormai credo che i giochi per il primo posto siano fatti. 5 punti in più ed un incontro ancora da recuperare, da parte del Racale, mi sembrano una distanza difficile da recuperare. Per il mio Maruggio, vedo un posto negli spareggi-promozione. Ma attenti al Martina, che ritengo la squadra più forte di tutto il campionato».
Gli fa eco il compagno di squadra Ferdinando Lamusta, jolly di centrocampo, classe 1992, manduriano purosangue (foto in basso), prodotto del settore giovanile dell’Atletico Manduria, e approdato a Maruggio per il tramite del team manager Antonio Modeo. Per lui, a dispetto della giovanissima età, ben 15 presenze in stagione.
«Devo ringraziare il mister per questa splendida opportunità che mi ha concesso. Per un ragazzo della mia età di solito non è facile trovare tutto questo spazio» confessa il baby calciatore. «E il mister ha dimostrato di avere tanto coraggio, come quando mi ha schierato titolare nella partita più bella della nostra straordinaria cavalcata, la trasferta vittoriosa di Galatina».
Sinistro naturale, ottima tecnica individuale, buona prestanza fisica, Lamusta è stato trasformato, da Cimino, in un centrocampista abbastanza duttile, dopo aver fatto tutta la trafila giovanile come seconda punta. E la stessa decisione che impiega quando scende in campo, il giovane fantasista che dice di ispirarsi a Kakà, la dimostra anche nel modo di approcciarsi alle risposte.
«Per quest’anno penso a finire la stagione nel migliore dei modi. E nella prossima, mi vedo protagonista sui campi del campionato di Eccellenza. In quale squadra? Nel Maruggio, naturalmente».
Intanto, domani c’è da affrontare il Mesagne 1929, squadra molto solida e quadrata, che all’andata era riuscita ad imporsi sul campo del Demitri, per 2-0. Ma i giallo-blu dovranno fare a meno di uno dei giocatori dal più alto rendimento stagionale, Francesco Catapano, fermo ai box per squalifica.
Maria Lanzo