Agenas. allarme pronto soccorso. Terapie intensive oltre il limite di sicurezza. Entro venerdì il verdetto sul colore della regione
I numeri purtroppo non fanno sperare: il picco di contagi continua a restare alto e l'incubo della variante - in primis quella inglese - continua a suscitare preoccupazione. La Puglia nelle ultime 24 ore ha registrato altri 1.261 casi pari a una percentuale sul numero dei test (11.427) che si conferma ancora a due cifre: 11%, più del doppio della media nazionale.
La maggior parte delle nuove positività, circa la metà, è concentrata nell'area della provincia di Bari con 586 casi, seguita da quella di Taranto (248), Lecce (125), 103 (Bat), 76 (Brindisi), 13 (tra quelli fuori regione e uno non classificato).
Il numero degli attualmente positivi continua a crescere (33.668 rispetto ai 33.111 di ieri), dato che non riesce ad essere compensato dai guariti che pur aumentando (oggi sono 112.274) sono in numero sempre inferiori.
Un trend in salita confermato anche dall'aumento dei ricoveri, lievitato di altre 26 unità rispetto a ieri (1.448) e con le terapie intensive ormai che hanno raggiunto il tetto limite del 30%. Ma soprattutto certificato anche dall'Agenas che ha rilevato negli ultimi giorni un picco di accessi sospetti ai pronto soccorso della regione.
I morti, purtroppo, hanno superato la soglia dei 4mila: nelle ultime 24 ore altri 29 decessi (dopo i 40 di ieri) con la provincia di Foggia che detiene la maggioranza delle vittime (11), seguita da Lecce (6), Taranto (5), Bari (4), Brindisi e Bat (1) e un altro fuori regione.
Insomma, tutti gli indicatori sembrano essere orientati verso la cosiddetta terza ondata, in questo caso alimentata dalle varianti in cui la versione «inglese» sembra fare da padrona, seguita da quella «brasiliana» che risulterebbe più aggressiva e sulle quali non ci sono molte conferme sull'efficacia dei vaccini.