sabato 23 novembre 2024


19/03/2021 18:00:40 - Salento - Attualità

La storia narrata nella pagina facebook dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo

Vi racconto una storia.

Una di quelle belle. Bellissime.

Una fiaba vera.

Una di quella da vivere chiudendo gli occhi e sognando.

Ciao mi chiamo Giuseppina, ed è il nome che gli operatori di Amp Porto Cesareo, hanno voluto darmi. Non so che dire, ma ad esservi sinceri mi è piaciuto subito. Sa di vecchio e nuovo, prezioso ed utile, importante e da salvare e custodire.

In mattinata sono tornata nel mio amato Jonio, rimessa in natura da uomini e donne buoni e premurosi. Mi hanno portata in una spiaggia bellissima, come tante qui a Porto Cesareo, precisamente presso una località denominata “Lido dell'Ancora”, situata sul litorale costiero neretino, ma ricadente in zona A dell'Area Marina Protetta Porto Cesareo.

Sono un rettile, precisamente un esemplare adulto di tartaruga appartenente alla famiglia delle Caretta caretta, voi da queste parti le conoscete bene. Vero?

Mi hanno recuperato nelle acque dello Jonio lo scorso 20 febbraio. Quel giorno per me fu drammatico un brutto ricordo. Rimasi infatti impigliata nelle reti da pesca del pescatore professionista Gianni Imperiale, che accortosi dell’accaduto mi salvò. Allertò subito il personale dell’Amp Porto Cesareo e attivò il protocollo di salvataggio previsto con un apposito regolamento dalla stessa Riserva Nazionale. Dopo gli immediati soccorsi, i miei amici del cuore, gli operatori della Amp, che mi hanno soccorso con immediatezza, a data in cura ad un ospedale specializzato il “Centro di recupero Tartarughe di Torre Guaceto”, dove mi sono state prestate cure, attente e mirate, fino alla mia completa guarigione.

Ed oggi per me, ribattezzata Giuseppina nel giorno di San Giuseppe festa dei papa, ho avuto la mia giornata di gioia e gloria, ma soprattutto di ritorno al mia amato Mar Jonio.

Permettetemi di ringraziare il mio medico preferito e che mi ha curato con cura ed attenzioni, l'esperto biologo faunista il dottor Giacomo Marzano, che di fatto ha seguito l’intero iter del mio recupero.

Tranquilli non vi lascio per sempre, anche perchè la tecnologia funziona anche con noi. L'attività ed il mio rilascio a mare prevede infatti tra le altre cose a cui mi sono prestata, anche il montaggio attraverso l'impianto di un dispositivo Gps che osserverà e trasmetterà ai miei amici i miei spostamenti ed i miei comportamenti.

Ora scappo ragazzi, si fa per dire. Ma occhio, magari ci rivedamo presto, e vi regalo tante piccole tartarughine.

 

Ph. Gianluca Romano











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