Ieri la somministrazione ai primi 13 volontari. La selezione degli altri volontari (800 euro di rimborso) si chiuderà entro Pasqua
Ai volontari si chiede soltanto di avere almeno 18 anni, di essere in buone condizioni di salute generali (anche con patologie croniche) e, se donne, di non essere in stato di gravidanza. La sperimentazione del vaccino italiano Reithera coinvolge 27 centri e riguarda anche la Puglia, dove tra l’ospedale di Bisceglie e i Riuniti di Foggia si cercano 60 persone (basta mandare una mail a vaccino.reithera@aslbat.it entro Pasqua) per partecipare al test di seconda fase: chi verrà selezionato riceverà un rimborso spese di 800 euro.
Fino a ieri i candidati pugliesi erano già un centinaio. Ieri mattina sono stati effettuati alcuni test sui primi quattro a Bisceglie e sui primi 9 a Foggia: analisi del sangue, tampone e prima somministrazione. I volontari hanno ricevuto un kit per il monitoraggio giornaliero, una sorta di diario che serve a tenere traccia delle eventuali reazioni avverse ma anche dei parametri essenziali come ad esempio la temperatura corporea.
Ai primi 20 volontari viene somministrato il vaccino, ad altri 20 mezza dose di vaccino e mezza di placebo, agli ultimi 20 solo il placebo. Dopo tre settimane è previsto il «richiamo». Lo studio scientifico permetterà di valutare sia la sicurezza del preparato nell’utilizzo sul campo, sia la sua efficacia in termini di prevenzione della malattia: si esaminano gli eventuali contagi, esaminando la differenza tra quelli registrati nel gruppo che ha ricevuto il vaccino e quelli del gruppo cosiddetto di controllo.