«Io sono nata in un corpo che si evolve, attraverso la consapevolezza di un' identità precisa, accettata, cercata, voluta e ritrovata»
«”Io non sono nata in un corpo sbagliato”. L’ho già scritto, l’ho già detto e in questa Giornata di Visibilità Transgender io lo ribadisco e mi piace dire, che in me non c’è niente di sbagliato.
La cosa fa storcere il naso a chi evidentemente sente il bisogno di giustificare un percorso di vita, attraverso vetuste convinzioni, rispettabili credo ma non veritiere, perché io sono nata in un corpo che si evolve, attraverso la consapevolezza di un' identità precisa, accettata, cercata, voluta e ritrovata.
Ho vissuto il mio corpo, prima e adesso, perché il mio corpo ha sempre rappresentato la mia identità di persona transessuale, prima e dopo la mia decostruzione soprattutto intellettuale e voglio rispettarlo e non rinnegarlo, anche se io per indole guardo avanti e il passato è passato. D'altronde come potrei rinnegarlo, essendo io una persona in transito da sempre.
Non sono serena, per vari motivi in questo periodo e ammetto che essere quella che sono, spesse volte ha condizionato le mie scelte di vita, i miei rapporti interpersonali, così come quelli affettivi, i miei umori e il mio carattere, ma sono contenta di questo percorso che sarà sempre in divenire e questa giornata, mi auguro serva a conoscere meglio me e quell* come me!
Grazie a voi per esserci.
Ah, io mi chiamo #eleonora».