sabato 23 novembre 2024


15/03/2010 06:18:01 - Manduria - Politica

Le motivazioni che hanno indotto Flavio Massari a scendere in lizza

“Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio Paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti” affermava uno dei più grandi nomi del giornalismo: Enzo Biagi. Accostando o sostituendo “Italia” col nome della nostra città, il risultato non cambia. Le consultazioni elettorali a volte ritornano! Magari per la terza volta consecutiva, non avendo portato a termine tutti e 5 gli anni previsti dalla legge, magari per gli stessi motivi pur da parte di schieramenti diversi, mancato numero legale..mancata coalizione coesa! Eppure.. a dispetto delle svariate delusioni, mancate attuazioni, un filo sottile lega ancora manduriani “vicini e lontani” alla propria Città, e si torna a sperare che questa sia la volta buona. Un carattere diverso ha assunto però questa tornata, la presenza relativamente massiccia di impegno giovanile in tutti gli schieramenti politici. Voglia di cambiare come sempre..ma questa volta da quella parte della società che, se ascoltata e lanciata adeguatamente mettendo da parte i particolarismi, sa meglio di chiunque altra figura carismatica dare gli input genuini e vigorosi, perché si possa tendere al “meglio” senza freni di sorta. E noi vorremo nel nostro piccolo dare voce a questi giovani che vogliono giocarsi tutto pur di prendere il testimone da chi, giunto ad un numero considerevole di elezioni, ha o dovrebbe avere la saggezza di fare spazio al Futuro della Città. Questa è la volta di un’ intervista a Flavio Massari, candidato consigliere del Pd. Cominciamo.
Flavio, forse mai come in questa tornata elettorale i cittadini di Manduria hanno visto pubblicate decine e decine di nomi nelle altrettanto numerose liste, soprattutto giovani che si candidano a sedere gli scranni dell’aula consiliare. Occorre dunque più che mai provare a dare agli elettori motivo di ritenere che si è “diversi” per qualcosa, sia essa idea sia esso modo di porsi nella gestione della “res publica”. Se dovessi dare tre motivi per te sufficienti ad eleggerti in quanto giovane impegnato in politica prima e laureato in giurisprudenza poi, quali input lanceresti?
«
Potrei risultare stucchevole, ma penso che i motivi stiano proprio nella freschezza, nell'entusiasmo e nella passione di un giovane che si avvicina per la prima volta in politica, e che riesce a portare con se. Sempre più gente ormai è rassegnata. Snobba la politica. Anzi, ci vede semplicemente un business personale per i protagonisti. Sono sempre stato legato alla politica. A quella con la "P" maiuscola però. Fatta di gente onesta che sa rendersi disponibile. Bene, credo di poter dare il mio contributo in questo senso. Non allontanandomi mai però dal significato della parola politica: gestione della res pubblica, appunto! La gente deve cominciare a fidarsi dei giovani. Sono loro la nuova classe dirigente. Io ci metterò il mio impegno. Per ora ci sto mettendo la faccia proprio per rispondere alla mia coscienza ipercritica. E’ un percorso difficile ma per le difficoltà ci si attrezza. Freschezza, entusiasmo e passione quindi, i motivi».

Probabilmente l’impegno di molti giovani se da un lato è segno positivo per una generazione che molte volte è definita “dormiente” (sta dando quindi un segno che i giovani ci sono e vogliono fare qualcosa di serio e di nuovo per la Loro Città); dall’altro lato invece c’è un segno negativo per le “vecchie guardie” che da decenni e decenni imprimono le loro facce sui cartelli, cambiano i loro tratti somatici ma le piaghe di Manduria rimangono sempre le stesse!  È davvero possibile improntare delle politiche che mirino alla valorizzazione più ampia delle giovani generazioni, per evitare che scappino, giusto per fare un piccolo esempio, di fronte al “mortorio” che dilaga in tema di intrattenimento, in un sistema della gerontocrazia, cioè del “potere dei vecchi”?  Si può conciliare l’esigenza un giovane che ha bisogno di spazi e luoghi e quella di un anziano che ha bisogno di dormire?

«I giusti compromessi sono il sale della democrazia. C’è posto per tutti in una comunità ben organizzata: per il giovane, educato, capace di divertirsi senza esagerare, e per l'anziano bisognoso del proprio riposo dopo una vita di fatiche. Manduria sotto l'aspetto degli intrattenimenti è molto carente. I lavori di rifacimento della principale arteria cittadina sicuramente danno un indubbio vantaggio in fatto di immagine. Vantaggio che dovrebbe essere sfruttato da quanti hanno una attività. Certo gli esercenti commerciali devono essere aiutati: sarebbe bello poter vedere il nuovo Corso XX Settembre pieno di gente seduta ai tavolini nei momenti liberi. Il tutto cercando di salvaguardare naturalmente le esigenze di chi ha desiderio di quiete, incentivando la collaborazione ed il dialogo tra esercenti e vicinato. In secondo luogo, sempre sotto l’aspetto degli intrattenimenti, occorre riabilitare il centro storico, magari cercando di emulare realtà quali quella di Ostuni o Martina Franca. Paesi, questi, che hanno vissuto una rinascita grazie proprio all’apertura di tante piccole botteghe, osterie, pub. Locali capaci di attrarre anche tanta gente proveniente da centri distanti. Ebbene, la Regione Puglia ha, negli ultimi anni, avviato politiche di sostegno per i giovani imprenditori. Credo quindi che anche qui da noi si debba approfittare di queste opportunità in modo tale che anche il nostro bel centro storico, opportunamente riqualificato, possa diventare meta di tanti giovani».

A proposito di emulazione, sulle pagine del Social Network più cliccato del web, si legge di un gruppo intitolato “L’officina di Flavio”; un richiamo esplicito alla “Fabbrica di Nichi”, governatore della Puglia da 5 anni e candidato per altri 5, che aldilà di ogni appartenenza politica non gli si può negare un forte ascendente positivo per molti giovani; cosa ti colpisce di lui e che cosa sta insegnando a te che hai deciso di metterti in gioco nella complicata arena politica?
«Nella descrizione del gruppo che ho aperto su facebook spiego proprio la volontà di aprire una officina all’ombra della grande fabbrica di Niki. Il gruppo è nato proprio dalla volontà di voler discutere con chiunque voglia confrontarsi, fare politica appunto. E' rivolto a tutti i giovani che hanno voglia di offrire le loro idee a chi, come me, si appresta ad intraprendere un nuovo percorso. L’idea di rifarmi a Niki sta proprio nel fatto che questo personaggio è riuscito a risvegliare quella parte della Puglia ormai sopita, dormiente. Vendola è un trascinatore, un grande comunicatore. Una persona che sa raccontare ma che sa anche fare. Non dobbiamo essere ipocriti: la giunta Vendola ha peccato (ma non fallito!) in alcuni settori cruciali. Ma non si può certo negare a Vendola l’aver fatto tanto per la sua terra. Quanti giovani hanno potuto fare affidamento sui fondi regionali per continuare i propri studi post universitari attraverso l´azione del programma “Ritorno al futuro”! Quanti giovani hanno potuto contare sui finanziamenti di “Principi attivi” per la realizzazione di idee innovative. Senza dimenticare i Contratti etici, Creative camp, Laboratori urbani...C'è tanto da raccontare! Ed ecco cosa deve indurci a ragionare: se un uomo è riuscito a fare tanto in 5 anni allora credo che possa fare altrettanto anche nel prossimo futuro, investendo sempre e ancora sul futuro delle giovani menti. Magari con l'ausilio di gente capace, che abbia a cuore il nostro territorio ionico. E sicuramente queste personalità non ci mancano.
E poi... Vendola insegna che si può far politica anche divertendosi...
L'amore per il popolo è una vocazione aristocratica. Il democratico lo esercita solo in periodo elettorale» è la frase di un anonimo, ma che trova d'accordo sicuramente tutti.
Non avendo la presunzione di cambiare le prassi consolidate quanto al rapporto elettore-eletto nel nostro sud,  ma sarà forse giunto finalmente il momento di creare “officine”, “fabbriche”, laboratori di politica permanenti, che si facciano sentire, che creino coscienza critica in noi giovani tutto l’anno e per tutti gli anni avvenire?
Non conosco ancora tutti i meccanismi che muovono la politica. Sono, come si suol dire, “acerbo". Ma una cosa è sicura: mi sono avvicinato a questo mondo perché mi piace, perché credo nella bella politica. Questo significa che ho fatto una scelta e che, vada come vada, giorno 30 marzo il mio gruppo resterà aperto. Non smantellerò questa bella esperienza all´indomani delle elezioni. Continuerò, nel mio piccolo, a contribuire a che tanta gente possa continuare a discutere, a parlare, a proporre. Occorre che la gente abbia un contatto costante con chi li rappresenta. Altrimenti si rischia di dover ricominciare sempre dall´inizio. Invece non ho nessuna intenzione di perdere quell´affetto che, anche grazie al gruppo, sto ricevendo in questa bella avventura».

Ma ora torniamo nella nostra “capitale della Messapia”: Manduria. Perché riconfermare Francesco Saverio Massaro e la sua coalizione alla poltrona di Sindaco?
«La risposta è semplice: perché è una persona capace! Manduria 5 anni fa era una città allo sbando. Francesco è riuscito a ridare dignità a questa cittadina. Gli ha dato la collocazione che merita in tutti i contesti che contano. Manduria, prima di Massaro, non aveva rappresentanza in nessuno degli organismi territoriali che contano. Con lui le risorse sono ritornate in questa terra e lo si vede in giro: la città è piena di cantieri. Si sta rifacendo il look! Senza dimenticare le altre innumerevoli opere compiute: l´importante conquista ottenuta con la messa in funzione (finalmente!) degli allacciamenti al metano, l´adduzione di acqua potabile nelle marine, il restauro di importanti palazzi storici della città, i servizi primari portati nelle periferie... e tanto altro ancora. Quindi, Massaro, alle parole degli altri ha saputo rispondere con i fatti! La coalizione che lo sostiene vuole continuare in quella direzione. Vuole contribuire in maniera sostanziale a dare a Manduria ciò che ancora non possiede. E per farlo sappiamo che dobbiamo andare di casa in casa a spiegare alla gente cosa Massaro ha fatto e cosa è in grado di fare ancora per la sua città. Proponendo fatti e non promesse».

Non ci resta che fare a Flavio i nostri più sentiti auguri, come a qualunque altro giovane di ogni schieramento che ha deciso di “metterci la faccia”, augurando soprattutto che possa avere la possibilità di farsi spazio per esprimersi ed esprimere le istanze di tutti coloro che vorranno aver fiducia eleggendolo, e augurando a tutta la comunità cittadina che quale che sia la coalizione eletta a maggioranza, possa ripartire proprio dall’entusiasmo, la freschezza e la passione dei giovani!

ANTONIO VITALE











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