Tra gli ospiti delle residenze per anziani, che sono una delle categorie più vaccinate, si inizia a vedere chiaramente un calo della circolazione del virus
I vaccini hanno fatto crollare i contagi e i morti nelle Rsa. Lo mostra questo grafico. Tra gli ospiti delle residenze per anziani, che sono una delle categorie più vaccinate, si inizia a vedere chiaramente un calo della circolazione del virus. Lo osservano le strutture sanitarie, lo riportano i dati raccolti dall’Istituto superiore di sanità.
«Dovunque riusciamo a vaccinare vediamo che c’è un crollo del tasso di contagi», ha detto ieri il ministro alla Salute Roberto Speranza. «Aver vaccinato nelle Rsa, luoghi in cui in tanti hanno perso la vita, ha prodotto immediatamente un risultato visibile: è crollato il tasso di contagi e decessi. Questo ci dice che la vaccinazione è la via maestra per chiudere questa situazione e ora siamo nella condizione per produrre un’accelerazione», ha aggiunto.
Secondo l’Istituto superiore di sanità, che ha fatto un’indagine nelle Rsa di sette Regioni, l’incidenza del Covid tra gli ospiti di queste strutture tra ottobre e novembre, quando è esplosa la seconda ondata, era del 3,2%. I dati erano in linea con quelli della popolazione generale. Dopo l’inizio della campagna vaccinale c’è stata una discesa e nel mese scorso si è toccato lo 0,6%. E mentre l’incidenza tra gli anziani che vivono nelle Rsa era in calo grazie al fatto che ormai sono stati quasi tutti coinvolti nella campagna vaccinale, quella nella popolazione generale prendeva la direzione opposta, cioè cresceva. I numeri raccontano che i vaccini possono riportarci alla normalità.