L’intervento per la rimozione di un tumore al cervello è stato effettuato in anestesia locale, mentre la paziente disegnava e rispondeva alle domande di medici e infermieri
È perfettamente riuscita la procedura effettuata al Policlinico di Bari dall’equipe diretta dal professor Francesco Signorelli, direttore della Neurochirurgia del Policlinico di Bari: la donna non ha deficit neurologici e dopo una settimana di convalescenza è stata dimessa.
Il caso è partito quando la paziente si è presentata al Pronto soccorso del Policlinico con crisi epilettiche ripetute e violente ogni 2-3 minuti, che le causavano anche perdita di coscienza e violenti scosse del corpo. Dalla risonanza magnetica encefalica multimodale è emersa una massa verosimilmente neoplastica all’altezza della parte inferiore del lobo parietale destro. È l’area del cervello responsabile della parola e della comprensione (se localizzata nell’emisfero dominante) o comunque dell’orientamento nello spazio, della percezione visiva e del disegno. Funzioni che è possibile monitorirare durante l’intervento chirurgico solo se il paziente è sveglio.
La paziente ha accettato questo approccio e l’equipe neurochirurgica, in collaborazione con gli anestesisti Riefolo e De Michele e la neuropsicologa De Caro, ha concluso l’intervento con successo.
«L’intervento - dice il professor Signorelli - è stato effettuato al Policlinico di Bari nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, che hanno determinato una grave riduzione delle risorse materiali e di personale da destinare al trattamento dei pazienti no-covid. Con la perdita di ulteriori risorse di personale destinate alle terapie intensive e senza il supporto dell’intero sistema regionale nella gestione dei pazienti Covid non potremmo più garantire questi risultati».