«Se i numeri sono veri, si applichino le leggi o si rimuovano i dg delle Asl»
In Puglia ci sarebbero circa ventimila operatori sanitari pubblici che hanno scelto di non vaccinarsi: il dato risulta allarmante per il consigliere regionale del Pd Fabiano Amati che chiede di verificare le statistiche e intervenire per far applicare le disposizioni vigenti in materia, nonché di intervenire nei confronti dei manager sanitari.
«Ho chiesto - spiega il politico fasanese - l’audizione dei dg delle Asl pugliesi per sapere se è reale il dato spaventoso di 20mila operatori sanitari no-vax, riportato dal rapporto ministeriale settimanale aggiornato al 10 aprile sull’esecuzione della
campagna vaccinale. Fosse così saremmo di fronte a una clamorosa violazione di due leggi, statale e regionale, idonea ad attivare la rimozione dei direttori generali».
«Gli operatori sanitari pugliesi sono 140mila e finora risulta che 20.543 non hanno ricevuto la prima dose del vaccino. Poiché - aggiunge - non posso pensare che per tutti si tratti di esenzione per particolari patologie che comportano l’incompatibilità con la pratica vaccinale, i casi sono due: o c’è un errore nella comunicazione dei dati oppure si tratta di no-vax impuniti, nonostante il rigore della legge regionale che prevede, fra l’altro, una sanzione sino a 5mila euro,con un mancato gettito di oltre 100milioni di euro».
«Per sciogliere questo dubbio - conclude - ho pensato di interpellare i dg delle Asl, considerato che incombe sugli stessi la responsabilità per la mancata applicazione delle leggi vigenti in materia d’esecuzione dell’obbligo vaccinale. E comunque appare sempre surreale osservare ambiti di obiezione alla vaccinazione proprio tra coloro che hanno il dovere di curare le persone e che invece si pongono quali fonti di malattie per opinioni fondate sulle suggestioni piuttosto che sulla prova scientifica».