Richiesto anche lo spostamento del coprifuoco a mezzanotte
In settimana potrebbe essere definito il cronoprogramma delle riaperture. Che prenderanno il via da maggio, anche se resta uno spiraglio per la data del 26 aprile. C’è da fare i conti con l’incognita vaccini e con la direttiva di mettere al riparo almeno tutti i fragili prima di dare il via a bar, ristoranti e luoghi della cultura. Oltre che con la curva di contagi, terapie intensive, ricoveri ordinari e morti giornalieri che restano tra i 300 e i 500 ogni 24 ore. Sul tavolo di diversi ministri però sono già atterrate le richieste delle associazioni di categoria e delle federazioni che chiedono di ripartire nei rispettivi settori arrivati allo stremo. E una bozza di proposta collettiva è anche allo studio di un gruppo di coordinamento interregionale e verrà presentata giovedì 15 alla Conferenza Stato Regioni.
Ecco i protocolli dei rappresentanti dei ristoratori, dei balneari e dei gestori di palestre e piscine.
Coprifuoco
La richiesta è di spostare l'orario del coprifuoco di due ore in avanti, dalle 22 alle 24 per consentire le riaperture anche a cena dei ristoranti e dei cinema.
Bar e ristoranti
La Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, ha incontrato il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e a lui ha chiesto la riapertura sul “modello inglese” delle attività di ristorazione con un cronoprogramma graduale che coinvolga tutti gli esercizi.
Via dal primo maggio ai ristoranti sia a pranzo che a cena, con l’obbligo di privilegiare gli spazi all’aperto. Obbligatoria e non più facoltativa la prenotazione, così come la misurazione della temperatura all’ingresso per ogni cliente. Distanza di almeno un metro tra i clienti seduti in tavoli occupati da un massimo di 4 persone, a meno che il nucleo convivente non sia più ampio. Oppure divisori in plexiglass tra i tavoli o all’interno dello stesso tavolo se le misure del locale non consentono il distanziamento corretto. Mascherina obbligatoria ogni qual volta ci si alza per uscire o andare in bagno. Menu elettronici da scaricare con il Qr code sul cellulare o plastificati per l’igienizzazione dopo ogni uso. Dal 2 giugno via a ulteriori riaperture dei locali, sempre nel rispetto del distanziamento e dell'uso delle mascherine.
Palestre e piscine
Anche per accedere a palestre e piscine nei protocolli allo studio c’è la prenotazione obbligatoria di corsi, vasche e sale. Possibili allenamenti solo individuali in palestra. Obbligatoria la distanza di almeno due metri da ogni altro atleta. Mentre in piscina lo spazio a disposizione di ogni nuotatore deve essere di 10 metri quadrati. Vietato l’uso delle docce. Obbligatorio l’uso di scarpe ad hoc per l’allenamento. Mentre cambi e altri indumenti vanno riposti in borse chiuse. Necessaria la pulizia di ogni attrezzo da parte degli atleti dopo ogni uso.