sabato 23 novembre 2024


16/04/2021 18:30:38 - Salento - Attualità

La rabbia di una vedova: «Avrebbero potuto salvare un ragazzo di 43 anni»

 

Anna ha compiuto 100 anni lo scorso 6 ottobre. Dal 7 marzo aspetta. Ieri dalla sua casa di Santa Cesarea Terme ha rivolto un appello insieme alla figlia Laura Sticchi: «voglio essere vaccinata».

Così come Pasquale, malato di Sla di Polignano a Mare, che denuncia i furbetti che stanno scavalcando le categorie bisognose.

Sono alcune testimonianze raccolte dall’inchiesta sui vaccini in Puglia, di Francesco Palese, andata in onda ieri in prima serata su Rai2 nel nuovo programma di approfondimento Anni 20.

Tra le storie raccontate anche quella di Christian, di Tuglie, dializzato di 43 anni, deceduto lo scorso 9 aprile in ospedale a Casarano. La moglie Katiuscia ha raccontato che “il nefrologo quando abbiamo saputo che era positivo al Covid ha detto: peccato, l’avrei vaccinato la settimana prossima.” Katiuscia sospetta che il marito si sia contagiato in ospedale e conclude esprimendo la sua rabbia: “avrebbero potuto salvare un ragazzo di 43 anni. Io ho due bambini da crescere da sola, l’unica cosa che riesco a dire è di non disperarsi perché papà è intorno a noi”.

Nel servizio anche le testimonianze di Selene, di Copertino, figlia di Anna Stella, malata oncologica, deceduta a 62 anni al Vito Fazzi di Lecce lo scorso 10 marzo e Rocco, avvocato di Supersano, figlio di Lidia, deceduta l’8 aprile scorso in ospedale a Galatina, all’età di 82 anni.

Il presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia Fabiano Amati ha denunciato “una volontà di occultamento” in merito alla richiesta, non accolta, di avere la lista dei vaccinati, mentre per i capogruppo di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo “gli imbucati rappresentano un fenomeno in questa regione. E questo ha ritardato la vaccinazione degli over 80”.

Per l’assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco “per quanto riguarda gli over 80 noi abbiamo vaccinato con la seconda dose il 41,4% rispetto alla media italiana che è del 41,5%. Siamo perfettamente nella media per quelle che sono le categorie di rischio”. E ancora: “che il dializzato non sia stato ancora vaccinato sinceramente mi stupisce”.

 

IL SERVIZIO:

https://www.youtube.com/watch?v=GPgijXtmMS8&t=266s











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