Secondo il consigliere regionale Amati, sarebbero «6.593 operatori non sanitari in Rsa, 389 persone prive di indicazioni sulla categoria professionale di appartenenza, 243 persone adibite ad altra attività lavorativa a rischio, diversa cioè da quella di operatore sanitario in strutture ospedaliere o Rsa, e 14 persone con attività a contatto con animali»
Ci sarebbero state almeno 7mila vaccinazioni «anomale» in Puglia, a giudicare dalle somministrazioni effettuate tra dicembre e gennaio scorsi, quando le somministrazioni erano riservate al solo personale sanitario. Ad accendere i fari sui «furbetti» della Puglia, su cui stanno indagando i Nas ma che a detta dell’assessore alla Salute, Lopalco, sarebbero una quota residuale, è Fabiano Amati, che ha finalmente ottenuto gli elenchi richiesti in qualità di consigliere regionale.
Ebbene, soltanto nella «fase 1» delle vaccinazioni, risultano 7.305 somministrazioni non riferibili agli operatori sanitari: per la precisione tra il 27.12.2020 e il 31.01.2021,
«6.593 operatori non sanitari in Rsa, 389 persone prive di indicazioni sulla categoria professionale di appartenenza, 243 persone adibite ad altra attività lavorativa a rischio, diversa cioè da quella di operatore sanitario in strutture ospedaliere o Rsa, e 14 persone - riferisce - con attività a contatto con animali. Dati decisamente anomali».
Sino al 12 aprile, poi, ovvero sino al periodo su cui sta indagando anche il Nuclero ispettivo regionale (Nirs) affidato a Antonio Lascala, compaiono «anche 66 minorenni vaccinati, di cui 23 per appartenenza a categoria non specificata, 34 alla categoria degli operatori sanitari, 5 operatori sanitari in RSA, 3 operatori scolastici e 1 a forze di polizia».
Insomma, giovani «imbucati», visto che non potrebbero svolgere le attività nelle categorie in cui vengono elencati. Se s i considera che sono 870.638 le dosi anti Covid somministrate complessivamente in Puglia, l’81,4% del totale dei vaccini ricevuti, laddove i sospetti fossero confermati significherebbe che 1 cittadino ogni 120 vaccinati ha «scavalcato» la fila delle attese previste dalle linee guida ministeriali.