Dal 26 aprile il ritorno in classe almeno al 50% per gli studenti delle superiori nelle zone rose e almeno al 60% e fino al 100% in quelle arancioni e gialle. Infanzia, elementari e medie saranno invece in presenza in tutta Italia. Ma è in arrivo la nuova ordinanza di Emiliano…
Tornano le zone gialle, scuola superiore in presenza almeno al 60%, ristoranti aperti anche la sera ma solo all’aperto e con il coprifuoco che resta alle 22, un «certificato verde» che consentirà di spostarsi anche tra le zone rosse e arancioni, via libera a teatri, cinema, sale da concerto e musei. E dal primo giugno si potrà andare anche allo stadio, in non più di mille persone.
La bozza del decreto legge che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri nelle prossime ore conferma sostanzialmente quanto annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa di venerdì scorso e sarà in vigore fino al 31 luglio, quando scadrà anche lo stato d’emergenza, prorogato dunque per 3 mesi.
Il testo, se non cambierà nelle prossime ore, è un compromesso tra le diverse posizioni delle maggioranza, con il centrodestra e la Lega in particolare che continuano a chiedere maggiori aperture da subito e il posticipo del coprifuoco almeno alle 23, e l’ala più prudente del governo, con il ministro della Salute Roberto Speranza che anche ieri ha sottolineato come il decreto rappresenti un «primo messaggio di fiducia al Paese» che però richiede massima «prudenza, per non vanificare gli sforzi fatti finora».
Ed è un compromesso anche tra le Regioni e il governo, soprattutto sulla scuola. Non ci sarà, infatti, il ritorno in presenza da lunedì per tutti gli studenti delle superiori. Una soluzione «tecnicamente impraticabile» secondo i presidenti per due motivi: la capienza dei trasporti pubblici ridotta al 50% per le normative anticovid e i limiti strutturali delle scuole italiane, che non consentono di rispettare le restrizioni con la presenza di tutti gli studenti.
Nella bozza il governo prevede dunque dal 26 il ritorno in classe almeno al 50% per gli studenti delle superiori nelle zone rose e almeno al 60% e fino al 100% in quelle arancioni e gialle. Infanzia, elementari e medie saranno invece in presenza in tutta Italia. E i governatori non potranno derogare a queste disposizioni se non in presenza di casi di «eccezionale e straordinaria gravità» dovuti al virus. «Conosciamo le difficoltà - aggiunge il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi - ma il nostro obiettivo da realizzare quanto prima è quello di riportare tutti in presenza al 100%».
Il governatore Michele Emiliano, però, ha già espresso la volontà di rinnovare la propria ordinanza di scuola on demand.