Per il ritorno a scuola, probabile una nuova ordinanza di Emiliano: la precedente potrebbe non essere più valida, considerato che è entrato in vigore, nel frattempo, un nuovo Dpcm
La Puglia vira in zona arancione. L'ordinanza con la quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha piazzato la regione nella lista di quelle con un livello di rischio più basso entra in vigore lunedì 26 aprile. Cambiano le regole, dunque, anche per effetto del decreto legge Riaperture varato dal governo il 21 aprile scorso. Ecco una guida utile a orientarsi fra nuove possibilità e vecchi divieti.
Posso andare a casa di amici e parenti?
Sì. In particolare, nelle regioni in zona arancione è possibile andare a trovare amici o parenti in un'abitazione privata (diversa dalla propria), purché si resti sempre nel territorio del proprio comune dalle 5 fino alle 22. Lo spostamento è consentito una volta al giorno a quattro persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. Al netto di questo limite, è comunque consentito portare con sé figli minori di 18 anni (non più 14) oppure persone disabili o non autosufficienti (purché conviventi).
Si torna a scuola in presenza?
In linea generale sì, ma qui le cose sono più complesse. Perché da un lato il governo di Roma consente la didattica in presenza ad almeno il 70 per cento degli studenti in tutte le scuole d'Italia (dagli asili alle superiori). In Puglia, però, si va verso una nuova ordinanza del governatore Michele Emiliano che consentirebbe alle famiglie di poter scegliere la didattica a distanza (Dad) almeno fino al 15 maggio.
Un provvedimento che la Regione potrebbe varare anche sulla base dei dati sull'incidenza dei contagi. Perché è vero che in Puglia quel dato è sceso in media sotto quota 250 positivi ogni 100mila abitanti. Ma è anche vero che, secondo gli ultimi report delle autorità, tre province su sei hanno ancora un'incidenza superiore:
Posso consumere cibi e bevande all'interno di bar e ristoranti?
No. Nelle regioni arancioni vale sempre la vecchia regola per la quale è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno di bar e ristoranti o lì davanti. Il che vale anche per le altre attività di ristorazione (compresi pub, pasticcerie, gelaterie eccetera). Resta consentito l'asporto dalle 5 alle 22, in generale, fino alle 18 per le attività senza cucina.
Le consegne a domicilio restano possibili?
Sì, senza limiti di orario. Così come, senza limiti di orario, resta consentita anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, ma soltanto per i clienti che pernottano in quelle strutture.
Parrucchieri ed estetisti riapriranno?
Sì.