In Puglia sono classificate come fragili circa 486mila persone. Di queste 325mila (il 67%) ha ottenuto la prima dose e 155mila (il 32%) il ciclo completo
Per completare le somministrazioni ai soggetti fragili mancano all’appello almeno 160mila persone. È per questo che le vaccinazioni nelle aziende, previste dal protocollo di intesa che la Regione ha firmato lunedì con le associazioni datoriali e le parti sociali, non partiranno prima di giugno.
Il presidente Michele Emiliano ne ha parlato ieri a margine di un sopralluogo nel nuovo reparto Asclepios 3 del Policlinico di Bari.
«Si comincia a vaccinare in azienda quando si terminano fragili per età o patologia, verosimilmente non prima della metà di maggio o i primi di giugno», ha confermato Emiliano, secondo cui «la Puglia è una delle regioni che vaccina di più e con maggiore qualità, stiamo rispettando tutte le indicazioni che il commissario Figliuolo ci dà e non siamo incorsi nel rimprovero di inseguire la comunicazione della vaccinazione prima che la vaccinazione sia fatta. Abbiamo fatto un protocollo con le aziende, ma Figliuolo è stato durissimo con tutti e ha spiegato che si comincia in azienda quando terminano i fragili».
In Puglia sono classificate come fragili circa 486mila persone. Di queste 325mila (il 67%) ha ottenuto la prima dose e 155mila (il 32%) il ciclo completo: sono dunque 161mila quelli non vaccinati. l ritardo dipende da numerose situazioni.
L’obiettivo affidato alle Asl è completare la prima dose entro sabato, ma arrivarci sarà molto difficile anche per la bassa disponibilità di vaccini.