«Grazie per avermi fatto riprendere in mano le redini della mia vita, quelle redini che quasi avevo lasciato andare pensando che la vita mi stesse sfuggendo»
Pubblichiamo un altro ringraziamento ricevuto nei messaggi della pagina da una paziente oncologica in procinto di terminare il ciclo chemioterapico nel reparto di Oncologia dell'ospedale Perrino di Brindisi. A lei il nostro augurio di veloce guarigione.
«Sono arrivata nel vostro reparto il 12 gennaio di quest'anno disorientata, spaventata per quello che mi stava accadendo, arrabbiata con la vita e con le lacrime che non aspettavano altro che sgorgare copiose, ma allo stesso tempo anche determinata e fortemente motivata ad iniziare la mia battaglia contro "Pincopallino" (così ho deciso di chiamare l'intruso) e sfrattarlo, senza se e senza ma.
Quel giorno durante il tragitto in auto dal mio paese fino a qui sono stata in silenzio, nella mia mente c'era un turbinio di pensieri, alcuni positivi altri decisamente meno, che sgomitavano prepotentemente per farsi spazio ed avere il sopravvento gli uni sugli altri.
Mi avete accolta con modi rassicuranti e soprattutto con il sorriso, gesto non tanto scontato visto il periodo di pandemia e le notevoli difficoltà che ne conseguono. Avete saputo mettermi a mio agio, rispondendo alle mie domande a volte banali, chiedendomi ogni volta come stavo, guardandomi dritta negli occhi e nei vostri ho letto la fiducia che volete infondere ad ogni vostro paziente.
L'ambiente accogliente, piacevole, pulito e ordinato riesce a nascondere il dolore, la sofferenza e le ansie che si aggirano tra i corridoi e le stanze del reparto. Proprio tra quei corridoi e quelle stanze ho imparato a non concentrarmi solo sulla mia sofferenza, ho capito che come me c'è tanta gente di qualsiasi età che soffre e combatte per conquistarsi passo dopo passo pezzetti di vita da vivere e condividere insieme alle persone a cui si vuole bene.
Ma la vera forza siete voi tutti. Medici ed infermieri che formate una squadra vincente. Io personalmente mi sono sentita come una scolara al suo primo giorno di scuola che affida con fiducia la manina alla sua maestra e si lascia guidare in un percorso sconosciuto, non senza difficoltà ed ostacoli, ma con la consapevolezza di avere al fianco chi potrà aiutarla con competenza e professionalità.
Il mio grande grazie va a tutti voi, alla dottoressa Orlando, alla dottoressa Caliolo, alla dottoressa Quaranta, che coi loro sorrisi mi hanno accolta e rassicurata, al dottor Dario e alla dottoressa Mariangela due ragazzi splendidi, alla vulcanica Giovanna una vera forza della natura, alla dolcissima Bea, a Martina che ci ha lasciate a metà percorso, a Cinzia che all'inizio confondevo con Giovanna, ad Amalia sempre sorridente, a Giuseppe il gigante buono e cortese, a Marco sempre discreto e disponibile... grazie a tutti !
Vi siete presi cura di me e delle altre guerriere che combattono la mia stessa battaglia con professionalità e competenza, ma soprattutto con sensibilità, gentilezza e profonda umanità. Grazie per avermi fatto riprendere in mano le redini della mia vita, quelle redini che quasi avevo lasciato andare pensando che la vita mi stesse sfuggendo. A tutti voi va il mio più sentito grazie perché le cure non sono soltanto i medicinali, ma anche i sorrisi, le parole di conforto, gli occhi sempre vigili e la vicinanza spassionata. Grazie perché siete stati per me come una seconda famiglia».
Maria Rosaria