La lettera dell’arcivescovo metropolita Michele Seccia ai parroci della diocesi
Dalla lettera di ieri del vescovo della diocesi di Lecce ai rispettivi parroci, dopo l’incontro con il Prefetto di Lecce, apre nuovi spiragli per una parziale riapertura alla feste patronali, che possa rimettere in moto una macchina, ferma da oltre 16 mesi, dei lavoratori delle bande e di tutto l’indotto delle feste patronali.
Questo il testo della lettera.
«Il miglioramento della situazione legata alla pandemia, così come le aperture volute dal Governo, mi spingono a ritenere che, con il regolare permesso della competente autorità civile, si possa ritornare a celebrare la Santa Messa all’aperto, garantendo il dovuto distanziamento, il consueto contingentamento e tutte le altre misure legate al contenimento del contagio. Pertanto, come recentemente determinato dal Governo, le Celebrazioni all’aperto dovrebbero essere piuttosto incentivate.
Inoltre, considerata la nuova linea governativa, ritengo opportuno, d’intesa con le autorità, anche approvare l’installazione di sobrie luminarie in occasione delle feste patronali: ciò non solo consentirebbe di respirare l’aria della festa, ma darebbe ossigeno ai diversi operatori del settore, fortemente penalizzati dalla crisi. Inoltre, non credo che la presenza delle bande musicali (con i dovuti distanziamenti) all’esterno dei luoghi di culto possa creare le condizioni per inopportuni assembramenti.
Pertanto, dopo aver ponderato attentamente l’evolversi della situazione, consento a Voi tutti di prendere le iniziative più opportune per garantire lo svolgimento devoto ed ordinato delle Celebrazioni e delle feste patronali».
Mons. Michele Seccia
Arcivescovo Metropolita di Lecce