Fino all’altro ieri, i casi di variante delta in provincia erano una trentina: 15 casi positivi che riguardano migranti residenti nelle zone di Lecce, Nardò e Taurisano, ma anche 14 italiani
Allarme variante delta del coronavirus, altri 8 casi sono stati identificati in provincia. Questo il risultato del sequenziamento dei tamponi effettuati dalla Asl di Lecce nei giorni scorsi ed analizzati dal laboratorio del Policlinico di Bari e dall’istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata.
Fino ad ora, nel Salento sono stati individuati una quarantina di casi della variante cosiddetta indiana. Il primo contagio sospetto è stato accertato il 30 aprile scorso, con l’arrivo nel capoluogo di un gruppo di cittadini indiani residenti tra Lecce e Nardò.
Il dottore Alberto Fedele, responsabile del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl di Lecce, si dice tranquillo, consapevole del fatto che il servizio sanitario salentino sta facendo tutto il possibile per individuare i contagi, isolarli, effettuare il tracciamento.
Fino all’altro ieri, i casi di variante delta in provincia erano una trentina. «Abbiamo trovato 15 casi positivi che riguardano migranti residenti nelle zone di Lecce, Nardò e Taurisano, ma anche 14 italiani» aveva detto il direttore Fedele. «Ma la situazione è sotto controllo - aveva aggiunto, e lo conferma - Più che di veri e propri focolai si tratta di cluster familiari».