Saranno rinviati ad agosto solo pochi appuntamenti
Da ieri, senza alcun annuncio, le Asl pugliesi hanno riaperto a tutti la possibilità di prenotare la prima dose di vaccino.
Un weekend di lavoro dei tecnici del dipartimento Salute della Regione ha infatti portato a rivalutare la situazione relativa alle somministrazioni di luglio: nonostante la riduzione della disponibilità di dosi Pfizer (433mila in meno rispetto a giugno), le previsioni sembrano meno catastrofiche di quello che appariva solo venerdì scorso.
Il risultato è che anche il temuto slittamento delle prenotazioni già fissate praticamente non ci sarà o sarà molto limitato, non andando oltre questa settimana.
Il motivo è - a quanto sembra - in una diversa gestione degli stock residui di vaccino. Perché se la Asl di Bari (che pesa per un terzo dell’intera campagna vaccinale ed ha i migliori tassi di copertura di prima dose tra le 12 città metropolitane) ha praticamente svuotato i frigoriferi, in altre province la disponibilità programmata supera le necessità.
In particolare, è stato sufficiente rivedere la programmazione eliminando le quote riservate a policlinici ed ospedali ecclesiastici (che hanno terminato l’attività vaccinale, avendo coperto sia gli operatori che i pazienti fragili) per recuperare circa 3mila dosi al giorno. Altre 50mila dosi di vaccino Pfizer sono state promesse «a compensazione» dal commissario Francesco Paolo Figliuolo. Ci sono poi le disponibilità di Moderna e Johnson&Johnson, che pur essendo molto contenute costituiscono comunque una quota rilevante (il 15-20%) di tutte le seconde dosi (circa 210mila) da effettuare nel mese di luglio.
Si può dunque riprendere a prenotarsi anche per la prima dose: vengono utilizzati gli slot disponibili che - spiegano alcune Asl - sono quasi tutti concentrati a partire dal 2 agosto.