Il 23 agosto l’avvio delle somministrazioni alla popolazione studentesca
«È importante che gli studenti siano vaccinati prima dell'inizio dell'anno scolastico e soprattutto il più possibile vicino all'inizio dell'anno scolastico in maniera che la vaccinazione sia fresca e che, quindi, la durata della protezione possa coprire tutto l'anno scolastico».
Lo ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, a margine di un evento organizzato da Acquedotto pugliese.
«Ecco perché - ha aggiunto - abbiamo pensato a un avvio di campagna dopo il 23 agosto, questo ci permetterebbe di avere la maggior parte della popolazione studentesca pronta per l'avvio dell'anno scolastico che da noi e verso il 20 settembre.
L'obiettivo di raggiungere, entro la fine di settembre, coperture vaccinali molto alte nella popolazione, come ha detto il generale Figliuolo, penso sarà rispettato» ha poi dichiarato annunciando l'arrivo di un maggior numero di dosi di vaccini anti Covid a luglio rispetto a quanto inizialmente previsto.
«Le previsioni iniziali sulle consegne - ha spiegato Lopalco - erano piuttosto negative, ma ora stanno migliorando. Questo grazie a un sforzo del governo che, insieme al presidente, sta cercando di limitare i danni legati alla diminuzione delle dosi di vaccino Pfizer. Noi in Puglia, ad esempio, per luglio abbiamo in previsione 50mila dosi in più, questo significa che da 200mila prenotazioni da spostare adesso siamo arrivati a 150mila. Un numero più limitato, si tratta di cittadini sotto i 30 anni quindi quantomeno - ha concluso - garantiremo la vaccinazione nelle persone più adulte, per cui il danno è molto limitato.
Sicuramente ci aspettiamo una resistenza alle vaccinazioni anti Covid nella fascia studentesca, non tanto da parte dei ragazzi quanto da parte dei genitori. Questo l'abbiamo osservato già in altre nazioni, in Europa o negli Stati Uniti. Per questo motivo, in Puglia la strategia è di coinvolgere gli uffici scolastici, perché in questo modo saranno gli istituti a individuare le intere classi e inviare le intere classi alle vaccinazioni.
È un aspetto organizzativo - ha spiegato - che ha funzionato molto bene con i 18enni, che in meno di una settimana sono stati vaccinati tutti e c'è stata una forte adesione, anche perché si crea quel senso di comunità. È una strategia vincente. Se dobbiamo fare il paragone con quello che è successo nei diciottenni io sono ottimista, perché loro hanno davvero risposto molto bene al nostro appello e si sono vaccinati in massa. Quindi se così sarà - ha concluso - penso che ce la potremmo fare».