Faceva parte dell’VIII Armata italiana in Russia. La piastrina è stata ritrovata a distanza di 70 anni
Rientra in patria la piastrina del bersagliere Vincenzo Cassano, caduto durante la campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale. Oggi, a Castellaneta, si terrà la cerimonia di consegna alla figlia Angela della piastrina di riconoscimento del militare dell’VIII Armata italiana in Russia (Armir), perito in un campo di prigionia in Siberia. Alla cerimonia parteciperanno autorità civili, religiose e militari, tra cui il Prefetto di Taranto Demetrio Martino, il Vescovo della Diocesi di Castellaneta Claudio Maniago e il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti.
La piastrina del bersagliere è stata ritrovata a distanza di 70 anni dalla tragica ritirata di Russia, nei pressi della città di Kalmykov, teatro di un attacco cruento ai militari italiani nel tragico inverno del '42, da ricercatori russi in contatto con il gruppo di studi italiano «Armir, il ritorno dall’oblio». Da qui, ricorda una nota del Comune di Castellaneta, è partita una serie di studi e ricerche guidata dalla sezione di Taranto dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, che hanno consentito con successo di contattare l’unica figlia del Cassano, residente da tempo a Torino, e ad organizzare, con l’Amministrazione comunale di Castellaneta, una cerimonia di commemorazione con la consegna della piastrina ai familiari.