Si lavora a futuri collegamenti aerei con città pugliesi e greche
Tre idrovolanti effettueranno oggi prove di decollo e ammaraggio davanti all’ingresso del Porto di Taranto. Si tratta di nuovi fly test nell’ambito del progetto Interreg Greece–Italy “SWAN” (Sustainable Water Aerodrome Network), che vede coinvolti alcuni comuni e enti di Grecia e Italia in vista dell’attivazione di collegamenti aerei turistici tra la Puglia e alcune isole greche. Da parte italiana, sono coinvolti nel progetto i comuni di Nardò e di Gallipoli e l’Autorità portuale di Taranto. I fly test sono stati assegnati alla Scuola Italiana Volo, con il supporto operativo dell’Aviazione Marittima Italiana, e verranno realizzati se le condizioni del mare oggi lo consentiranno, oppure saranno rinviati a domani in mattinata. I tre velivoli anfibi coinvolti, tutti dotati di grossi “scarponi” galleggianti, sono i due ultraleggeri “Legend 540” e “ICP Savannah” provenienti da Cremona, pilotati rispettivamente da Graziano Mazzolari e da Ludovico Vezzani e ora posizionati presso il porto turistico della Marina del Molo Sant’Eligio di Taranto, e l’aereo “Cessna 206” proveniente da Bresso (Milano), che è di proprietà di Dario Zamuner con ai comandi Sandro Castelnuovo e attualmente posizionato sull’aeroporto di Grottaglie. Partner di questa attività sono anche il gruppo alberghiero Caroli Hotels e l’associazione Sorveglianza Aerea Territoriale.
I fly test del progetto “SWAN” hanno lo scopo di certificare e rendere idonei gli specchi d’acqua indicati dai comuni italiani e greci coinvolti nell’iniziativa per poter poi realizzare cinque idrosuperfici con relativi mini-terminal per i collegamenti con idrovolanti. Oltre a Nardò, Gallipoli e Taranto, si sono candidate anche alcune isole greche: Corfù, Paxos, Erikusa, Matraki e Othoni. Appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno, probabilmente nell’ultima settimana di luglio, i tre idrovolanti effettueranno fly test anche verso queste destinazioni. Nel frattempo, dopo i voli di oggi al porto di Taranto, i velivoli saranno temporaneamente rischierati su altre basi: il “Legend 540” e l’“ICP Savannah” sul campo volo Macrì di Supersano (Lecce) e il “Cessna 206” sull’aeroporto di Grottaglie.
“Queste attività sperimentali sono propedeutiche alla realizzazione del progetto SWAN per verificare l’idoneità dei vari siti in Italia e in Grecia per le operazioni idro di ammaraggio, ormeggio, manovra e decollo, nel rispetto anche della normativa sull’impatto ambientale e acustico”, ha spiegato Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana. “Questo progetto rappresenta una grande opportunità per il futuro sviluppo dei collegamenti turistici tra la Puglia e alcune tra le più belle isole greche con velivoli anfibi fino a 9 posti. Inoltre le idrobasi con i relativi mini-terminal potranno anche essere utilizzati per avviare delle scuole di volo, per il monitoraggio delle aree marine e dei parchi costieri e per organizzare iniziative di diffusione della cultura aeronautica tra i giovani”.