Nel periodo tra 21 giugno e 4 luglio, sono stati ricoverati in ospedale 941 pazienti: 80 i completamente coperti da doppia dose, 89 quelli arrivati a metà percorso, gli altri non vaccinati
Non lo dicono soltanto i numeri. Che in ospedale in questi giorni finiscano con superiorità schiacciante coloro che non si sono vaccinati, o che lo hanno fatto a metà in attesa della seconda dose, lo raccontano i medici dei reparti. È così in tutta Italia, nord, centro e sud (qui leggi il commento di Panebianco).
Matteo Bassetti, capo infettivologo del San Martino, centro di riferimento della provincia di Genova, fa il diario degli ultimi giorni: «Dal primo maggio a oggi, abbiamo avuto 6 morti per Covid, 5 dei quali non immunizzati, il sesto aveva appena ricevuto la prima iniezione e probabilmente il giorno stesso si è infettato, il massimo della sfortuna».
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità supportano il vissuto dei sanitari. Nel periodo tra 21 giugno e 4 luglio, sono stati ricoverati in ospedale 941 pazienti: 80 i completamente coperti da doppia dose, 89 quelli arrivati a metà percorso, gli altri non vaccinati. In terapia intensiva le differenze sono ancora più evidenti. Sempre nello stesso periodo di due settimane hanno avuto bisogno di queste cure 94 persone: 4 erano «attrezzate» al completo (e 3 avevano oltre 80 anni), 10 avevano fatto metà ciclo, gli altri tutti «scoperti». Occorre ricordarlo: l’efficacia dei composti anti Covid è di circa il 90%. Molto alta, ma non totale.