È un 28enne di Tricase. Ad incastrarlo una felpa indossata nelle foto su facebook
Individuato il presunto complice della rapina sfociata nell’omicidio del ex direttore di banca, Giovanni Caramuscio, avvenuta la sera del 16 luglio a Lequile, in provincia di Lecce.
Infatti, nella nottata, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale e della Compagnia di Lecce, al termine di serrate indagini portate avanti senza soluzione di continuità, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce, C. A., ventottenne di Tricase, residente a Lequile.
Nei suoi confronti i carabinieri hanno evidenziato la “sussistenza di notevoli, precisi e concordanti indizi in ordine alla sua partecipazione nel delitto compiuto la sera del 16 luglio”, unitamente al Macaj Paulin, raggiunto da analogo provvedimento nel pomeriggio del 17 luglio.
Sul 28enne, così come sul Macaj, pende l’accusa di omicidio aggravato, in concorso, porto abusivo di arma alterata e ricettazione.
L’elemento significativo che lo ha incastrato (il 28enne fermato stanotte non è quello che ha impugnato la pistola e che ha sparato al pensionato) è rappresentato dalla felpa scura a maniche lunghe ritrovata nel pozzo dai VV. FF. e che, come emerge dalle immagini dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza passati al setaccio dagli inquirenti, era quella che indossava il rapinatore non armato la sera della rapina tragicamente conclusasi; felpa che lo stesso ha indossato anche in altre occasioni, così come evidenziato in alcune foto pubblicate sul suo profilo social “facebook”.
L'indagato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato nella casa circondariale di Lecce a disposizione dell’a.g. ed in attesa della convalida del fermo.