La vittima è anche riuscita in maniera fulminea a svegliare i due figli minori di 13 e 6 anni ed a scappare di casa, per poi essere assistita dai vicini svegliati nella notte dalle sue urla
Alle prime ore dell’altra notte, il personale delle Volanti è intervenuto in via Duca degli Abruzzi dove era stato segnalato un uomo riverso sull’asfalto, probabilmente , lanciatosi dal balcone del suo appartamento.
Sul posto i poliziotti hanno ritrovato il corpo esanime del suicida ed hanno immediatamente circoscritto la zona. Il successivo intervento dei colleghi della Squadra Mobile e della Polizia scientifica ha permesso di accertare, anche grazie al racconto di alcuni condomini, quanto era accaduto poco prima.
Dalla prima ricostruzione dei fatti sembra che l’uomo, un tarantino di 40 anni, in preda ad un violento raptus, senza un particolare motivo, si sia alzato dal letto e dopo aver preso una forbice da un cassetto della cucina abbia colpito, con due fendenti, la moglie ferendola alla gola ed alla spalla. Solo la prontezza della donna, che è riuscita a divincolarsi dalla presa del marito, ha scongiurato il peggio.
La vittima è anche riuscita in maniera fulminea a svegliare i due figli minori di 13 e 6 anni ed a scappare di casa, per poi essere assistita dai vicini svegliati nella notte dalle sue urla.
Nel corso del primo sopralluogo, i poliziotti entrando nell’abitazione teatro del dramma familiare, hanno riscontrato la presenza di copiose tracce ematiche segno della violenza dell’efferato episodio ed hanno rinvenuto e successivamente sequestrato la forbice usata per colpire la donna ancora sporca di sangue.
Nel contempo altri agenti della Volante, hanno prestato assistenza alla moglie dell’uomo deceduto, già soccorsa dai sanitari del 118 ed hai due figli della coppia.
I due minori, sporchi di sangue e visibilmente impauriti, sono stati rassicurati ed temporaneamente accolti a casa di un condomino per evitare che assistessero all’attività svolta nella macabra scena del suicidio per poi essere affidati alla sorella maggiore.